Lo scorso 12 novembre si è svolta la “Festa del Vino: cultura e sapori” un’ iniziativa promossa dal Rotaract Club di Locri in collaborazione con il Centro Servizi Turistici della Locride e il patrocinio del Comune di Bova.
Una bellissima attività quella dei giovani rotaractiani che così hanno voluto promuovere le meraviglie culturali, paesaggistiche e architettoniche di una realtà calabrese nota ai più per la sua lingua antica, il “grecanico”. La storia infatti di Bova parte da molto lontano – attraversa le ere geologiche- racconta di quando la montagna accoglieva il mare e arriva ai coloni greci dell’VIII secolo a.C. che con le loro tradizioni e il lascito prezioso, una lingua, hanno trasmesso anche quello che è un intendere, un legame profondo con una cultura. I dorìsmi di questo linguaggio rivivono nelle persone che abitano Bova grazie alla trasmissione verbale che ha attraversato generazioni di padri e figli, una tradizione che ha permesso di riascoltare questo sapere prezioso e godere del suo fascino.
Una comitiva entusiasta, accompagnata dalla guida Caterina Mesiano e dall’assessore alla cultura del comune di Bova Veronica Petrulli, ha quindi visitato il borgo e i suoi musei della lingua e di paleontologia, la concattedrale da poco ristrutturata e la chiesa del santo storicamente “conteso”, dalle vicende intense, San Leo. Un viaggio nella Calabria dei luoghi dello spirito ma anche nei luoghi dei sapori infatti la giornata non poteva non iniziare gustando le prelibatezze locali accompagnate dalla lestopitta e del buon vino. Cultura e enogastronomia un connubio felice che ha permesso ai visitatori di conoscere a pieno la realtà di Bova, Vùa (in grecanico).
Il gruppo ha raggiunto poi il palazzo comunale dove è stato accolto dal Sindaco Santo Casile che ha porto i suoi saluti e ha espresso un sentito plauso per l’iniziativa. Il Presidente del Rotaract Club di Locri Maria Lorenza Crupi ha inteso allora sottolineare l’importanza della collaborazione tra attori locali e club service per favorire la divulgazione di un messaggio positivo che deve provenire dalla nostra terra.
La giornata si è conclusa in piazza fra i profumi della festa del vino del paese e i balli, di certo il modo più adeguato per ringraziare la cittadinanza per la splendida accoglienza.
Hanno collaborato all’organizzazione Caterina Gullo, Annamaria Crupi, Mario Diano, Caterina Mesiano e Domenico Pelle.