Quel cappotto e quei guanti in vetrina con i saldi potrebbero tornare utili nel week end dell’Epifania che si annuncia caratterizzato dal brutto tempo con nubifragi, vento, freddo e neve. Sembra proprio che il caldo anomalo abbia le ore contate e già da oggi in mattinata avremo le prime avvisaglie del peggioramento con qualche piovasco. Le regioni interessate saranno Sardegna, Liguria e Alta Toscana, in parte anche Piemonte e Valle d’Aosta. Nell’Italia settentrionale il fronte, collegato ad una bassa pressione sul Golfo del Leone, spingerà le piogge più consistenti verso tutto il Nord-Ovest ed in seguito fino al Triveneto. La neve cadrà a quote collinari in Piemonte ed oltre i 700-800 metri altrove.

Tutto il Nord, entro stasera, piomberà in una fase decisamente perturbata con le temperature in graduale discesa. Sarà dunque un crash-test con l’inverno la gita programmata nei giorni della Befana da 7 milioni di italiani, secondo stime di Confcooperative. In Toscana la sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore, valido dalle 12 alla mezzanotte del 5 gennaio. Il mare sarà molto mosso nell’Arcipelago e sul Grossetano. Le zone interessate dal maltempo sono quelle Nord occidentali: Lunigiana, Versilia, Valle del Serchio, Valli del Bisenzio, dell’Ombrone pistoiese e del Reno. Per la Befana, sabato 6 gennaio, si prevede che il maltempo si diffonderà su tutta l’Italia con forti raffiche su Sardegna, Sicilia, Puglia, sulla costa tirrenica anche della Calabria e sulle Alpi. Venti tesi sul resto del Paese. La neve cadrà copiosa tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. Domenica il ciclone si sposterà verso il Medio Adriatico. Previste precipitazioni a carattere nevoso sugli Appennini e abbondanti piogge su Emilia Romagna, Marche e Basso Tirreno. Il maltempo è atteso comnque dagli agricoltori della Coldiretti che, seppure preoccupati per gli alberi in fioritura anticipata come i peschi in Toscana, sottolineano che l’arrivo della pioggia e della neve salva l’Italia dalla siccità, dopo l’emergere dei primi sintomi di stress idrico.

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