«Ci siamo attivati per affrontare le gravi criticità che da anni attanagliano la struttura ospedaliera». Così ha esordito oggi pomeriggio – si legge in un comunicato stampa del Comune di Locri – il Prefetto di Reggio Calabria accogliendo l’invito del Sindaco di Locri a visitare il nosocomio locrese.
“Dopo le recenti inchieste della trasmissione televisiva “Le Iene” che non ha fatto altro che raccontare ciò che si denuncia da tempo, rilevando dettagli preoccupanti e seri, il Prefetto ha trovato conferma che l’Ospedale di Locri non gode di ottima salute a causa dei continui ritardi maturati, certamente, nel corso degli anni”.
«Purtroppo – ha detto il prefetto Di Bari – devo registrare di non avere nessun riscontro di importante attività posta in essere dopo il recente incontro nella sala consiliare del Comune di Locri, ma sarà nostro compito far intervenire e prendere provvedimenti nell’immediato perché il diritto alla salute deve essere garantito».
“Il Prefetto – è scritto nel comunicato – ha aggiornato il tavolo dando quindici giorni di tempo al direttore generale dell’Asp per elaborare una relazione tecnica contenente tutte le criticità presenti nella struttura sanitaria”.
“Un confronto tra i presenti, tra cui il direttore Mesiti e il sindaco Calabrese, dove sono emerse posizioni e convinzioni diverse e contrastanti. Perché, se per il direttore generale Pasquale Mesiti molti problemi sono stati affrontati e risolti nel corso della sua breve gestione, per il sindaco Giovanni Calabrese quanto dichiarato dal direttore è inconcepibile”
«Anche dopo questo incontro, in presenza del Prefetto, sembra assurdo – afferma il primo cittadino di Locri – assistere ad una “farsa” perché il vertice dell’Azienda continua a non affrontare le problematiche e a non dare risposte ai cittadini della Locride».
“Addirittura, nel caos generale, tra inefficienze e disservizi, mancanze e malasanità, ataviche criticità esistenti e mai risolte all’interno della struttura sanitaria, per il dottore Mesiti il problema non sono le problematiche dell’ospedale ma la buona sanità che non viene evidenziata e non emerge. Sono i media e le Iene, insomma, ad aver sollevato un “polverone” che non meritava l’ospedale di Locri, a parere della direzione. Ma cosa hanno detto “Le Iene” con l’inchiesta di Gaetano Pecoraro che già l’opinione pubblica e tutti i cittadini, dirigenti, medici, personale infermieristico, sindacati, non sapessero? Le Iene hanno evidenziato numerose situazioni critiche che hanno trovato l’incredibile conferma nella testimonianza dell’Ufficio Tecnico, architetto Giuseppe Galletta, il quale senza esitazioni ha parlato di una situazione di una gravità inaudita da tutti i punti di vista”.

«Quanto emerso nel servizio delle Iene – chiosa il primo cittadino locrese – è raccapricciante e i responsabili di tale situazione dovrebbero solo vergognarsi. È inaccettabile giustificare o, addirittura, nascondere la situazione, recando, doppiamente danno a tutte quei medici professionisti e personale infermieristico competente che, quotidianamente, lavorano ma non sono messi in condizioni di poter operare al meglio come vuole un paese civile. Non possiamo- ribadisce Calabrese- accontentarci, non possiamo parlare di buona sanità se mancano le basi e i medici non possono compiere le loro funzioni. Tutto questo non è plausibile e continueremo a lottare perché i cittadini dovranno riprendere fiducia e considerare il nostro nosocomio come luogo di cure. Appare evidente che la Regione Calabria – conclude – non sia in grado di affrontare e risolvere il problema, pertanto, è fondamentale un intervento del Ministro e del Governo. Fin quando si continuerà a lasciare al vertice dell’azienda e dell’ospedale soggetti privi di competenza sicuramente non si avrà una sanità adeguata nella Locride, mentre professionisti seri, fuori da ogni logica partitica, potrebbero ridarci una speranza».