“Al netto degli aggettivi io non mi appassiono alle definizioni di largo, giusto, stretto, dritto o rovesciato. Mi interessa che si lavori alla convergenza e alla costruzione di una coalizione capace di offrire un’alternativa ad una pessima destra. Questo è il punto”. Lo ha detto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni rispondendo ad una domanda sul futuro del campo largo. “La destra su tutti i dossier fondamentali – ha aggiunto Fratoianni – porta indietro il Paese, smantella il reddito di cittadinanza, dice no al salario minimo legale, allunga la catena degli appalti e dei subappalti, colpisce l’istruzione, mentre la sanità pubblica viene smontata pezzo a pezzo”. “Parliamo di questioni decisive – sottolinea ancora il leader di Sinistra Italiana – per la vita delle donne e degli uomini in carne ed ossa. E quindi mandare via la destra e avere un governo di altro segno è una priorità. Per questo noi lavoreremo con grande determinazione a costruire una coalizione in grado di farlo. E questo non vuol dire che non abbiamo le nostre idee. Anzi, noi siamo anche abituati a dire quello che pensiamo senza troppi giri di parole”.
Quello sulla Giunta regionale guidata da Roberto di Occhiuto in Calabria “è un giudizio negativo”. Lo ha detto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni a Catanzaro richiesto di un parere sull’esecutivo di centrodestra guidato dal vicesegretario nazionale di Forza Italia, aggiungendo che la coalizione di centrodestra “che, come quasi in tutte le Regioni dove governa, e purtroppo sono troppe, mette a dura prova la tenuta di alcuni settori fondamentali”. Per Fratoianni “uno di questi settori è la sanità che resta in una condizione inguardabile. Va detto che non partiva benissimo ma non mi sembra che su questo ci sia nessun elemento di discontinuità. Inoltre, mi pare che questo governo regionale nella propria agenda non mette al primo posto le questioni che invece dal nostro punto di vista debbono diventare l’emergenza per la politica e una di queste è il lavoro, la qualità del lavoro, dei suoi diritti, dei salari”. “Io vorrei – ha detto ancora il leader di Sinistra Italiana – che tutti i livelli di governo di questo paese, dal più piccolo Comune al paese intero per esempio stabilissero una volta per tutte che si ha diritto ad avere un salario dignitoso in particolare quando siamo in presenza di concessioni, di appalti che hanno a che fare con la pubblica amministrazione. Di tutto questo non c’è traccia e io penso che si debba invece cambiare strada”.
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