“Alla luce degli atavici problemi strutturali delle scuole calabresi, è necessario fornire delucidazioni in merito all’utilizzo dei fondi del Pnrr destinati all’istruzione”. Lo afferma, in una dichiarazione, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione, Antonio Marziale. “Nella fattispecie -aggiunge- tocca agli istituti scolastici provvedere alla didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico, nuove competenze e nuovi linguaggi, riduzione dei divari territoriali e scuole 4.0 con nuove aule didattiche e laboratori.
Mentre tocca agli enti locali la costruzione di nuove scuole, asili nido e scuole dell’infanzia, il potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola, la realizzazione di mense e la messa in sicurezza e riqualificazione dei plessi. Il mio intervento si rende necessario perché sono destinatario di segnalazioni che imputano erroneamente alle dirigenze scolastiche locali la responsabilità di non avere speso soldi per la messa in stato di sicurezza dei plessi. Compito che spetta agli enti locali. Per la precisione, le segnalazioni concernono la città di Reggio Calabria, dove ben nove edifici di proprietà comunale, all’esito delle verifiche sulla vulnerabilità sismica, risultano inagibili. Ho ricevuto informazioni sullo stato della ricerca di risoluzioni da esponenti del governo cittadino che ho interpellato e da dirigenti scolastici che hanno inteso interpellarmi, ma nessuno mi ha saputo dire quale strategia verrà adottata. La mia unica preoccupazione è che tutti gli studenti possano accedere il 16 settembre al diritto allo studio”. “Il Pnrr -dice ancora Marziale- rappresenta un’irripetibile occasione per mettere mano alle strutture scolastiche ed il mio auspicio è che gli enti locali non se la lascino sfuggire. Al momento la situazione si presenta paradossalmente ad alta tecnologia, fra qualche anno obsoleta, in edifici chiusi per inagibilità. Che sia l’inizio, in tutta Italia ed al sud principalmente, di una scuola a distanza? Le tracce sembrano esserci giacché in tutta la penisola negli ultimi cinque anni la realizzazione di nuove scuole è pari allo 0,6% ed in Calabria una scuola su tre necessita di interventi urgenti di manutenzione”.