di Aristide Bava
SIDERNO – Per domenica l’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” ha programmato una escursione anche a carattere religioso lungo le grandi vie dell’ Aspromonte, sul tema ” Pietra Cappa e Gesù” per riprendere una vecchia leggenda secondo la quale Gesù e i suoi discepoli, predicando la parola di Dio, arrivarono anche ai piedi dell’Aspromonte. Qui fecero penitenza raccogliendo alcuni pesanti massi, ma Pietro a differenza degli altri raccolse soltanto un piccolo ciottolo. Quando Gesù trasformò tutti i massi raccolti dai discepoli in pagnotte di pane, Pietro rammaricato si rese conto dell’errore commesso, volle che quella pietra restasse lì a ricordo della sua malizia.
Ma sfiorandolo con un dito lo fece lievitare fino al punto di trasformarlo nell’enorme monolite che è oggi, ovvero la ben nota Pietra Cappa Durante il percorso escursionistico prima di arrivare a Piatra Cappa si incontrano i ruderi di un grandioso sito, la Chiesetta di San Giorgio, un Monastero di epoca bizantina del VII-VIII sec d.C. È una delle 4 Chiese a croce greca in Calabria, meno famosa di quella di Stilo, ma probabilmente la più grande e maestosa delle quattro. C’è, a corredo, anche un motivo di interesse storico : In alcuni documenti medievali si trova la voce di Pietra Gauca, al posto di Pietra Cappa. La parola significa pietra vuota, scavata e infatti, una pietra erosa dagli agenti atmosferici. Il toponimo tuttavia è riferibile non solo a Pietra Cappa, ma all’intera zona circostante dato che numerose, anche se più piccole, sono le rocce con grotte ed anfratti, che alla mente i paesaggi della Cappadocia. L’itinerario parte da Serro Scaru lungo la sterrata che sale e dopo alcuni tornati si prosegue per qualche tratto sulla strada cementata. Arrivati all’incrocio che porta al rifugio Baglì e Polsi, si continua seguendo l’indicazione Polsi. Superato il Castagneto di Natile si scende sulla sterrata per 20 minuti fino a raggiungere I Giganti della Memoria di San Giorgio di Pietra Cappa che sono i silenti testimoni di un tempo di spiritualità, studio e trascrizione degli antichi codici greci. I posti che si incontrano sono molto suggestivi e, in quella zona; la natura si sposa con la meravigliosa bellezza del paesaggio. Qualunque sia la vera origine di Pietra Cappa, questo luogo attira da sempre numerosi visitatori, affascinati non solo dalle storie leggendarie, ma anche dai sentieri incantati e dai paesaggi circondati da vegetazione, ricca di colori e profumi, che la mano dell’uomo non è ancora riuscita, fortunatamente, ad intaccare. Inoltre è possibile ammirare i resti bizantini e i ruderi della Chiesa di San Giorgio, che si incontrano lungo il sentiero che conduce a Pietra Cappa.
Nella foto – La maestosa Pietra Cappa il monolite più alto d’ Europa