A un bimbo piccolo, malato cardiaco grave, è stato negato di avere al suo fianco, per solo due ore, il padre detenuto non definitivo durante un particolare esame invasivo. Deborah Morano, la madre del piccolo, non si capacità di questa visita negata. La considera una ingiustizia, soprattutto nei confronti del piccolo che non ha colpe e che desiderava il padre al quale è affezionato e che non vedeva da mesi. «Il Procuratore generale giustifica l’aver negato la visita perché secondo lui il bimbo “non è in pericolo di vita”», racconta a Il Dubbio Deborah. Come riporta Damiano Aliprandi, su “Il Dubbio” la storia giudiziaria che riguarda Giuseppe Morabito, il padre del bimbo, è complicata. Si professa innocente, l’accusa è di aver partecipato ad una associazione per lo spaccio di marijuana, poi c’è il cognome che non aiuta e a Milano ( è lì che si era trasferito con la famiglia) ed essere indagati con quel cognome evoca facilmente l’omonima cosca della ‘ ndrangheta. L’articolo integrale sul medesimo quotidiano oggi in edicola.
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