Il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, i rendiconti di esercizio per il 2021 dell’Aterp Calabria (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria” e dell’Arcea (Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese), e il Bilancio di Previsione 2022-2024 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (Arsac). Analoga approvazione per il “Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del Piano strategico della Pac 2023-2027 della Regione Calabria – Complemento Strategico Regionale – (Csr)”. Su provvedimenti, dopo le relazioni di Antonio Montuoro (FdI) sono intervenuti i consiglieri Raffaele Mammoliti (Pd), Amalia Bruni (Misto), Domenico Bevacqua (Pd) Raffaele Mammoliti (Pd), Davide Tavernise (M5S) e Ferdinando Laghi (Lista De Magistris). Ha risposto l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo. Per le opposizioni gli enti strumentali sono un problema politico serio, la destra governa da tre anni – è stato detto – e non sono state assunte decisioni strategiche. Gallo ha spiegato che le azioni avviate sono state messe in atto, a livello europeo, e finalizzate ad evitare penalizzazioni elle regioni del sud. “Gli impegni rispetto al biennio 2021/2022 – ha dichiarato l’assessore – saranno leggermente inferiori. È importante mirare ad aumentare le produzioni biologiche ed è la difficoltà del momento”. Gallo ha infine assicurato il massimo confronto per riformare il settore ed ha precisato che Arcea ed Arsac non sono enti in difficoltà economica. Raffaele Mammoliti (Pd) nell’annunciare l’astensione ai provvedimenti ha definito “stridenti alcuni passaggi con i contenuti e gli obiettivi dichiarati dall’assessore Gianluca Gallo”. L’Aula ha quindi approvato la proposta di provvedimento amministrativo riguardante la “Modifica schema-tipo di convenzione tra la Regione Calabria e i Gruppi appartamento per l’erogazione di servizi socio-assistenziali allegato al Regolamento Regionale n. 4/2010” e la proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 5 novembre 2009, n. 40 (Attività estrattiva nel territorio della Regione Calabria)”.