Con sentenza pronunciata lo scorso 4 dicembre, il Tribunale di Locri, in composizione monocratica (giudice Mariagrazia Galati) ha accolto la domanda presentata dal Comune di Siderno, difeso e rappresentato dall’avvocato Antonio Ferreri, riconoscendo l’arricchimento senza causa da parte del Comune di Locri che viene così condannato al pagamento di 872.563,22 euro oltre agli interessi e alle spese di lite quantificate in 14.891,19 euro.

Come riporta Gianluca Albanese su gazzettadelsud oggi in edicola, l’azione promossa dall’ente di piazza Vittorio Veneto ha preso le mosse dal mancato pagamento da parte del Comune di Locri dei costi per energia elettrica, canone gestione e spese dell’impianto di depurazione di contrada Pellegrina a Siderno, al quale la città di Zaleuco risulta collettata, con particolare riferimento al periodo successivo allo scioglimento dell’allora Consorzio intercomunale Siderno/Locri (risalente al 30 maggio 2001), per il quale il Comune di Siderno ha sostenuto le spese e i costi di gestione ordinaria e straordinaria anche nell’interesse del Comune di Locri (per la quota del 44,82%).

Con precedente sentenza, lo stesso Tribunale aveva parzialmente accolto il decreto ingiuntivo col quale il Comune di Siderno agiva in regresso nei confronti del Comune di Locri, con quest’ultimo condannato a pagare la somma di 154.191,62 euro oltre agli interessi, per il solo periodo di vigenza del rapporto negoziale tra i due enti, ovvero la convenzione stipulata il 4 aprile 1998 e valevole fino al 30 maggio 2001.

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