Alla soglia del Natale domina la figura di Maria, la Donna dell’Avvento. Nessuno meglio di Lei può aiutarci ad accogliere il Signore Gesù che viene. Ci prepariamo al Natale se guardiamo a MARIA.
Al re Davide Dio promette una discendenza dalla quale nascerà il Messia. Maria è la santa DIMORA che Dio stesso ha scelto per venire ad abitare in mezzo a noi. Maria si rende disponibile e Dio si fa CARNE nel suo grembo.

Il Signore ha voluto legare il suo progetto d’amore al SI’ di una ragazza, facendoci comprendere che Egli ama servirsi della nostra libera collaborazione. Dunque, il nostro GRAZIE, oltre a Dio, dev’essere rivolto anche a Lei, all’umile Ancella del Signore che, con la sua umiltà e docilità, ha contribuito alla nostra salvezza.
L’obbedienza di Maria alle parole dell’angelo si oppone alla disobbedienza di EVA. Da una donna, EVA, venne la rovina; da un’altra donna, MARIA, venne la salvezza. La prima fu ingannata dal serpente tentatore, disobbedì e fu causa della rovina; la seconda ascoltò le parole dell’angelo, obbedì a Dio e diede al mondo il Salvatore.

“Avvenga per me secondo la tua Parola”. AVVENGA (FIAT). L’espressione indica un desiderio forte, indica la volontà che qualcosa si realizzi. Non esprime un’accettazione debole e rassegnata, ma un desiderio forte e vivo. Maria non subisce Dio, aderisce a Dio. Le sue parole sono un invito per noi a fare un passo concreto verso il Natale. Perché se la nascita di Gesù non tocca la nostra VITA, passa invano.
Maria ci insegna a dire SI’ a Dio con gioia e perseveranza, ogni giorno della nostra vita. Così il Signore, per mezzo della nostra umile collaborazione, realizzerà delle meraviglie, a beneficio della Chiesa e del mondo intero.
d. Enzo Ruggiero