La decisione è stata presa da Vincenzo Pasquino subito dopo il suo arresto in Brasile il 24 maggio 2021 insieme a un altro mammasantissima del narcotraffico. Come riporta gazzettadelsud.it, nelle prime dichiarazioni rilasciate agli inquirenti appena estradato in Italia giustifica il motivo che l’ha portato a collaborare con la giustizia: «Il mio convincimento è maturato dopo avere preso contezza della volontà dei miei sodali reggini e (omissis) di abbandonarmi e addirittura di uccidermi». Il primo dei verbali firmati dal collaboratore, datato 28 marzo 2024 (appena sei giorni dopo il suo rientro in Italia dal Brasile) è quello con più omissis e riguardano la famiglia di ’ndrangheta a cui Pasquino si sarebbe legato tra il 2008 e il 2010.