“La ‘ndragheta e la mentalità, retrograda, ignorante, feroce, mafiosa, sono le principali cause del mancato sviluppo della nostra zona. La gente non ne piò più di questo stato di coese ma per paura, per per omertà o per bisogno, tace e si rassegna.Invece, bisogna parlare, denunciare, condannare, testimoniare la propria contrarietà al male”. Ad affermarlo, la dottoressa Eirka Chillino, esponente del centro antiviolenza e antistalking di Caulonia, oltre che attiva biologa nutrizionista, che opera sul territorio locrideo, a cominciare da Riace, dove risiede. Per il centro antiviolenza, la mentalità deve cambiare, attraverso un’azione di informazione e di sensibilizzazione e di educazione (alla legalità alla salute, al vero benessere psifico-fisico), che deve partire dalla scuola ma che deve coinvolgere l’intero tessuto sociale, istituzionale, ecclesiale e politico. “Tutti devono andare nella direzione della condanna alla mafia, come struttura, come mentalità, come potere occulto.” – ha continuato la Chillino. La gente deve collaborare con le forze dell’ordine e chi ha sbagliato, e vuole cambiare vita veramente, va aiutato a rompere definitivamente i ponti col passato. Il centro antiviolenza di Caulonia, diretto dal dottor Cavallo, – ha quindi concluso la dottoressa Chillino –  “combatte ogni giorno la violenza, ed è pronto ad aiutare le donne, le persone in difficoltà e chiunque voglia intraprendere un percorso di legalità.”

17133news