Nell’ambito del processo di sensibilizzazione ai temi di genere e una corretta relazione tra generi di sesso opposto, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” (ricordata il 25 novembre) il Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica (molto sensibile a queste problematiche) in sinergia con altre realtà associative di promozione sociale come, “Astarte” di Catanzaro, operante giornalmente sul territorio calabrese e l’Associazione Cambi@menti di Siderno, propone per sabato 26 novembre dalle ore 09 e 30 nella sala dell’Auditorium Comunale (Centro di aggregazione Giovanile), un incontro rivolto a tutti, studenti e cittadini. Infatti, anche quest’anno, l’iniziativa è finalizzata a informare e sensibilizzare le persone sul tema della violenza di genere con la partecipazione diretta dei giovani. L’incontro è strutturato in due “tempi”. Con l’esibizione teatrale di un atto dal titolo “Da legame a legaccio” per la regia della Prof.ssa Maria Pia Battaglia che avrà come attori protagonisti alcuni alunni dell’Istituto Magistrale “G. Mazzini” di Locri e il dibattito alla presenza di Marzia Bruno laureata in Sociologia,Lavinia Rotella anche lei laureata in Sociologia, Marco Grande avvocato, Luigi Mariano Guzzo dottorando di ricerca all’UMG. Sono previsti gli interventi dei dirigenti scolastici, i saluti dell’Amministrazione Comunale con l’Assessore Lidia Ritorto e, dei responsabili delle Associazioni aderenti. Moderatrice la giovane e dinamica collaboratrice dell’Associazione Astarte di Catanzaro, Vittoria La Grotteria. Sarà questa l’occasione di parlare dei vari tipi di violenza subita dalle donne che (anche) attraverso queste iniziative con l’aiuto delle Associazioni attive sul territorio potranno denunciare gli abusi e i soprusi della quale sono vittime. Diamo forza alle Donne che resistono. Donne che sognano. Donne che piangono. Donne che danno la vita. Donne che amano. Donne che lasciano il segno. Ogni giorno nel mondo si scrive una storia al femminile che è storia di speranza, vita e resistenza. Donne lavoratrici. Donne migranti. Donne che difendono i diritti umani. Una rete di resistenza poco nota forse ma vibrante di vite. Un percorso narrativo per ricordarci che quando le donne si uniscono lasciano nel mondo un segno positivo di forza e speranza. Ma anche un percorso per non dimenticare che ci sono donne, moltissime donne, che hanno provato a resistere alla violenza. Una violenza strisciante. Improvvisa. Vicina, terribilmente vicina… una violenza che si è infilata nelle loro case, nelle loro vite, nei loro cuori.

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