Il 12 luglio anche nella Città Metropolitana di Reggio Calabria il test di sperimentazione It-alert, sistema di allertamento telematico della Protezione Civile
Il Settore Protezione Civile della Metrocity ha inteso avvisare la cittadinanza in vista del test sperimentale previsto per venerdì prossimo alle ore 12.00
Il Settore Protezione Civile della Città Metropolitana comunica che il prossimo venerdì 7 luglio alle ore 12.00 è previsto il test di sperimentazione del sistema It-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico che servirà ad avvertire la popolazione di una determinata area geografica di un’emergenza climatica in arrivo o una catastrofe naturale in corso, per il quale la Calabria risulta regione capofila, insieme a Sicilia, Toscana, Sardegna ed Emilia Romagna, nella sperimentazione organizzata dal dipartimento nazionale di Protezione Civile di It-alert.
I primi test regionali di invio del messaggio, le cui modalità sono state esposte durante una conferenza stampa dal ministro per la Protezione Civile e Politiche del Mare, insieme con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, verranno svolti nei prossimi giorni. Il nuovo sistema di allarme pubblico, che nel nostro Paese sarà operativo dal 2024, dopo che sarà conclusa la fase di sperimentazione in tutte le regioni italiane, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.
Il giorno 7 luglio dunque, alle ore 12.00, sui telefoni cellulari di tutte le persone che si trovano, anche in transito, sul territorio calabrese sarà inviato il seguente messaggio: “Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Quest’ultimo, come sperimentato nelle esercitazioni del 2022 durante le quali è stato testato il sistema It-alert, è un form, accessibile dall’home page del sito It-alert, per raccogliere i feedback dei cittadini utili a implementare il sistema.
Si stima che il messaggio di test sarà ricevuto all’orario e nel giorno stabilito (venerdì 7 luglio alle ore 12) da circa due milioni di utenze telefoniche presenti sul territorio calabrese. Risulterà molto impattante sia sul piano visivo che sonoro e potrebbe comportare, per un breve lasso di tempo, il blocco delle attività e delle funzionalità degli smartphone. Per chi in quel momento si trovasse alla guida di un mezzo stradale, si ricorda che è vietata qualsiasi azione che implichi l’utilizzo fisico del telefono quando il veicolo è in marcia. È comunque possibile disattivare precedentemente, a seconda della tipologia degli smartphone, le notifiche relative a It-alert seguendo alcuni passaggi indicati nelle impostazioni del telefono cellulare. Il messaggio potrebbe non arrivare nel caso in cui sia impostata la suoneria silenziosa o se i telefoni sono spenti o privi di campo.
Il nuovo sistema It-alert, che andrà ad integrare le modalità di comunicazione già previste per informare la popolazione, è stato sviluppato dalla Protezione civile con l’obiettivo di favorire l’adozione dei comportamenti necessari a minimizzare l’esposizione individuale e collettiva in caso di pericolo. Nasce dunque per coprire “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e raggiungere i cittadini potenzialmente interessati da una situazione di emergenza.
Esso consente ai fornitori dei servizi mobili di comunicazione interpersonale basati sul numero telefonico, di diffondere allarmi pubblici agli utenti finali interessati, attraverso la trasmissione di messaggi denominati appunto “Messaggi It-alert”.
Trattandosi di un’informazione inviata esclusivamente alle persone potenzialmente coinvolte dall’emergenza, rappresenta di fatto una Call To Action, una sorta di attivazione civile che consente ai cittadini di tutelare sé stessi e gli altri, assumendo un ruolo sempre più attivo e consapevole di autoprotezione.