A quanto pare il messaggio delle urne elettorali non è arrivato abbastanza forte e chiaro in Calabria, se si considera che il Consiglio regionale ha deciso recentemente di aumentare dell’1,1 per cento i vitalizi dei consiglieri in pensione per adeguarli ai “prezzi al consumoper le famiglie di operai e impiegati generale al netto dei tabacchi”, secondo quanto riporta l’Istat che monitora l’andamento dell’inflazione.
Per chi muove obiezioni la giustificazione è sempre la stessa: lo impone la Legge. E poco male se la legge in questione è regionale (la numero 3 del 1996), perché da queste parti, si sa, la legalità è sacra.

Tanto ci costano 144 vitalizi erogati, che assicurano ai fortunati percettori un reddito pari a tre volte il Pil calabrese procapite, 17mila euro, che è anche il più basso, d’Italia.
 Enrico De Girolamo- https://lacnews24.it