COMUNICATO STAMPA

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Nidil Cgil, Cisl FP,  Felsa Cisl e Uiltemp hanno indetto per la giornata di lunedì mattina due presidi, uno a Cosenza e uno a Villa San Giovanni, a sostegno della definitiva risoluzione della vertenza Lsu e Lpu con la stabilizzazione dei dipendenti. Ogni fine anno questi lavoratori, ben 4.500 in tutta la Calabria, lottano per la sopravvivenza, per vedere riconosciuto il loro diritto ad un lavoro dignitoso e stabile, per il quale si spendono con professionalità e impegno da più d venti anni. Il Governo e il Parlamento hanno il dovere di apportare le modifiche normative necessarie alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro storicizzando le somme necessarie. In caso contrario ci spieghino chi e come garantirà i servizi resi da questi dipendenti ai cittadini e ci dicano anche quali prospettive di seria ricollocazione hanno in mente per lavoratori anagraficamente non più giovanissimi, che hanno creduto e investito in questo percorso professionale rinunciando a differenti chance lavorative.
Al momento la vertenza, che come sindacati seguiamo congiuntamente da anni, pare bloccata dai contrasti e dalle contraddizioni della compagine di governo, che si esplicitano nella formulazione di un emendamento assolutamente non risolutivo: infatti le deroghe normative (incomplete) non sono accompagnate dalle indispensabili coperture economiche per procedere alle stabilizzazioni.
Le organizzazioni sindacali vista la delicata questione chiamano alla mobilitazione tutti i lavoratori interessati, i parlamentari reggini, i consiglieri regionali, i sindaci e tutta la cittadinanza per supportare l’iniziativa tesa ad evitare l’ennesima mortificazione perpetrata ai danni della Calabria .

 

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Nidil Cgil, Cisl FP,  Felsa Cisl e Uiltemp