R. e P.

Giornata ricca d’interesse, quella vissuta dalle classi quinte del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, nell’Aula Magna dell’Istituto, hanno incontrato rappresentanti dell’AVIS di Locri: il dott. Vito Aversa, Presidente dell’AVIS, il dott. Giuseppe Bonavita ed Enzo Schirripa.

L’incontro ha puntato sulla sensibilizzazione alla donazione del sangue e sulla relazione con le malattie sessualmente trasmesse. Quest’ultima, portata avanti, con dovizia di particolari, dal dott. Bonavita, che ha esaminato quelle più diffuse. Nella relazione sono state evidenziate le infezioni sessuali, causate da batteri, come la Gonorrea, la Sifilide, la Clamidia; e le infezioni sessuali, causate da virus, come l’HIV, l’Herpes genitale, il Papillomavirus umano, l’Epatite B e C. Gli agenti responsabili di tali infezioni si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale, tramite liquidi organici infetti. Alcune di esse si possono trasmettere attraverso il sangue (contatto con ferite aperte, scambio di siringhe, tatuaggi e piercing in condizioni non controllate), oppure da una madre con un’infezione attiva in corso di gravidanza, durante il parto o l’allattamento al nascituro. Per la diagnosi è importante fare degli esami di laboratorio che, a seconda delle diverse infezioni, possono essere eseguiti sul sangue, su un tampone faringeo, su un campione di urine o di saliva. A volte è sufficiente la visita dello specialista, che riconosce le infezioni, osservando le lesioni presenti in varie parti del corpo. Si possono curare, nella maggior parte dei casi, attraverso antibiotici o altri farmaci, prescritti dal medico. La cura tempestiva è molto importante, perché riduce l’infettività del paziente e interrompe la catena dei contagi. Se questo tipo di infezioni non vengono curate in maniera adeguata possono causare complicanze: sterilità, problemi durante la gravidanza, infezioni neonatali, sviluppo di tumori. Il controllo e la prevenzione rappresentano obiettivi prioritari di sanità pubblica. L’OMS sottolinea l’importanza della promozione di campagne informative e di attività di educazione alla sanità sessuale. A seguire, il Presidente Aversa ha illustrato l’importanza della donazione di sangue e l’iter corretto da seguire, per poter usufruire del servizio.

Prima di tutto donare il sangue riduce il rischio di cardiopatie e colesterolemia. Accresce la consapevolezza del proprio stato di salute, in quanto i donatori decidono con coscienza di avere abitudini sane e di nutrirsi nel modo giusto. Inoltre, una donazione può contribuire a salvare tre o quattro riceventi. Ciò significa che qualcuno riceverà l’aiuto di cui ha bisogno, e questo è il beneficio più potente che si possa ottenere. Anemie, immunodeficienze, malattie oncologiche si possono curare con la donazione. Si calcola che nel mondo, ogni due secondi, qualcuno ha bisogno di sangue. Il plasma costituisce la materia prima per la produzione, attraverso processi di separazione e frazionamento industriale, di medicinali plasmaderivati, alcuni dei quali rappresentano veri e propri “salva – vita”. Il principale dei plasmaderivati, oggi, è rappresentato dalle immunoglobine, anticorpi purificati, essenziali per mantenere in vita pazienti affetti da immunodeficienze primitive, il cui sistema immunitario non riesce a produrre anticorpi. Per donare il sangue, ha aggiunto Aversa, può farlo colui che gode di buona salute, abbia compiuto 18 anni e pesi almeno 50Kg. Una visita medica e controlli di laboratorio stabiliranno l’idoneità alla donazione, insieme all’attento esame del modulo di accettazione e consenso formativo, responsabilmente compilato dal donatore. L’intervallo minimo tra una donazione e l’altra è di novanta giorni.

Di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero quattro volte l’anno, mentre le donne due volte l’anno. Un incontro avvincente, che ha catturato l’interesse dei ragazzi, suscitando diverse domande sull’argomento. Ancora un’opportunità azzeccata da parte del Liceo Zaleuco, che conferma il suo costante impegno nella formazione degli studenti, senza lasciare niente al caso, ma cogliendo tutte quelle iniziative utili ad una crescita responsabile e consapevole. “Siate presenza che soccorre” (Papa Francesco)

IL COMITATO PER LA COMUNICAZIONE DELLO ZALEUCO