R. e P.
Un evento, con al centro l’atto educativo di una comunità, non poteva non dare voce alle nuove generazioni. E’ quello che è accaduto, nelle giornate del 4 e 5 Ottobre, presso la Biblioteca “Gaudio Incorpora” di Locri, nell’ambito del Convegno “Città che educa”, promosso dalla “Fondazione Scannapieco”, che ha visto la partecipazione dei ragazzi del Liceo Zaleuco e dell’IIS Oliveti – Panetta, del Polo Liceale, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino. Le due giornate hanno visto susseguirsi diversi esperti nel campo pedagogico, sociale e formativo. Il primo giorno, dopo i saluti del sindaco Fontana, il direttore di “Metis.2.0”, Jacopo Giuca, ha dato l’avvio all’intervento del prof. Antonio Scordino, docente di Storia e Filosofia, che ha trasmesso la sua eccellente esperienza di insegnante e formatore, partendo dalla lettura di un testo sul significato dell’educazione secondo i Pensatori della storia umana, e regalando, come suggerimento finale, l’importanza di essere intellettualmente onesti. A seguire, Carmen Bagalà, direttrice Caritas Diocesi Locri – Gerace, ha introdotto l’argomento “Io ho quel che ho donato”, esprimendo il concetto di “dono”, nato dalla testimonianza di direttrice della Caritas. Educare al dono è uno degli impegno importanti di una vera società. Una comunità potrà funzionare soltanto se le istituzioni avranno la forza di guardare l’aspetto umano davanti ad ogni situazione da affrontare. L’ultimo intervento è stato realizzato da Emilio Lupis, che ha dialogato con Nicola Monteleone, Presidente ArcheoClub di Locri, e Rosario Scarfò, Avvocato del Foro di Locri, che hanno dato valore all’importanza delle radici, riprendendo il concetto di resistenza di Vito Teti, per passare a Pierangelo Bertoli “con un piede nel passato e lo sguardo dritto nel futuro”.
E’ stato evidenziato, inoltre, il forte legame tra Gerace e Locri, affermando che la memoria è l’identità di un popolo. Nicola Monteleone, infine, ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo e la sua esperienza nella scuola, evidenziando che attraverso la pratica di diverse attività didattiche si continua a divulgare la storia della nostra Calabria. Il secondo giorno, nella mattinata, sono intervenuti Francesco Procopio, Presidente consulta Giovanile Locri, e Serena Gentile, rappresentante degli studenti, che hanno parlato della Consulta come aggregazione e del suo impegno sul territorio a 360 gradi. Gabriella Barreca, Dietista, si è soffermata su una corretta alimentazione, partendo dal termine “dieta”; mentre Sofia Alia e Deborah Arilli, entrambe rappresentanti degli studenti, si sono soffermate sul concetto di educazione e sul rapporto con la scuola, dal punto di vista dei ragazzi. Giovanni Scarfò, Presidente Fondazione Scannapieco, ha lanciato un appello affinchè i ragazzi e le ragazze non siano omologati ed ossessionati dalle mode, ma abbiano il coraggio di essere unici. Nel pomeriggio, dopo i saluti del sindaco Fontana, il giornalista della Gazzetta del Sud, dott. Rocco Muscari, ha introdotto il tema dell’educazione spirituale, in un dialogo aperto con don Fabrizio Cotardo, parroco della Cattedrale di santa Maria del Mastro – Locri, per condividere le sfide che la Chiesa è chiamata ad affrontare nei confronti delle nuove generazioni. Solo attraverso un dialogo aperto e l’ascolto attento delle esigenze dei giovani la Chiesa può rinnovare la sua missione educativa, dimostrando coerenza tra parole e azioni. Particolare attenzione è stata dedicata all’uso dell’Intelligenza Artificiale e dei social media, affermando che se impiegati a diffondere bellezza e positività, possono contribuire al bene comune. L’esperienza del Sacro è una costante dell’esperienza umana, ha sottolineato il sacerdote, manifestata attraverso simboli e pratiche diverse, ed è questa dimensione sacra a dare significato alla nostra esistenza. Don Cotardo ha concluso il suo intervento con un messaggio di gratitudine verso i giovani: “Grazie di esserci!”. A seguire, Giovanni Scarfò ha dialogato con il sociologo Francesco Rao sulle politiche educative. Rao ha evidenziato la problematica della povertà educativa e l’importanza dell’istruzione nel ridurre il divario sociale, creando opportunità e vera inclusione. Educare al senso del bello è divenuto un imperativo sociale, che può influenzare positivamente l’agire collettivo. In conclusione è stata messa in evidenza la funzione educativa della Città, con l’idea che la bellezza di un luogo è fondamentale per creare un ambiente sano e favorevole alla crescita e al benessere della collettività. I veri protagonisti, però, dell’intera kermesse sono stati senza dubbio gli studenti del Polo Liceale, sia quelli del Liceo Zaleuco, sia quelli dell’IIS Oliveti Panetta, in particolare questi ultimi, accompagnati dal prof. Alfredo Piscioneri, hanno avuto parte attiva attraverso “Radio Ivo”, intervistando con domande mirate e coinvolgenti, i vari relatori, prova che le nuove generazioni sono attente ai bisogni del proprio territorio ed esprimono sempre più impegno e idee migliorative, per renderlo più sostenibile e atto a realizzare i loro desideri futuri. Altra grande performance artistica è stata quella realizzata dai ragazzi Gesumino Consolo, Dumitrascu Raluca ed Elena Bartone, del Liceo Artistico di Siderno, anch’esso del Polo Liceale che, accompagnati dalla prof.ssa Giovanna Panetta, hanno regalato una extemporanea di immagini su Cristo, nello specifico rappresentanti la Nascita, la Morte e la Resurrezione, affermando, così, l’importanza della “riscoperta” dei sempre attuali valori del “Sacro”, con la convinzione che è la bellezza, che salverà il mondo. E sono state veramente due belle giornate, dal sapore decisamente giovanile, con scambi intergenerazionali, che hanno arricchito entrambe le parti, quella delle istituzioni (adulti), con l’impegno ad aumentare e migliorare il dialogo con i giovani, e quella dei ragazzi, che hanno bisogno di esprimersi senza giudizi di sorta, sentendosi accettati nei loro propositi e nei loro sogni, che saranno le basi del futuro di questa terra. Un plauso al Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, “Zaleuco – Oliveti che continua a garantire opportunità di crescita per i suoi studenti. “Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto” (Carlo Maria Martini)
COMITATO COMUNICAZIONE POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI”