Bergamotto, che bontà. Negli ultimi tempi si è riscoperto il Bergamotto agrume dalle molteplici potenzialità tanto che il suo stesso nome che gli esperti dicono derivare dal turco significa “pero del Signore”.
Il bergamotto ha il suo habitat naturale lungo la fascia ionica reggina dove peraltro è concentrata la maggior parte di produzione di questo agrume. D’altra parte la sua crescita è favorita dal clima ideale del territorio , (tropicale, umido e temperato con poca differenza tra temperatura diurna e notturna), e dai terreni terreni ricchi di sostanze minerali e curati con abbondante acqua durante l’estate. Se prima il bergamotto era ben conosciuto per il suo uso cosmetico, da qualche tempo a questa parte l’uso del bergamotto è stato “riscoperto” in ambito alimentare. Ed ecco che arriva la conferma dell’interesse che sta suscitando anche ad alti livelli. Infatti, secondo uno studio realizzato nell’ultimo anno dalla catena alberghiera italiana Soft Living Places il riso al bergamotto – ex aequo con il pesto alla genovese – è il piatto italiano preferito dai turisti stranieri che, negli ultimi anni hanno visitato il nostro Paese.
Una “scoperta” importante, dal punto di vista turistico, per il territorio della Locride dove proprio l’enogastronomia da qualche tempo ha cominciato ad essere un’arma vincente per il richiamo dei turisti. La pietanza, ottenuta con il succo dell’agrume che fruttifica, infatti, solo nel territorio di Reggio Calabria e del basso Jonio, è uscita esce vincente dal confronto con piatti assai più noti e blasonati . Una ulteriore novità positiva visto che, secondo lo studio in questione, i dieci piatti che si contendono maggiormente le preferenze di un folto gruppo di turisti venuti in Italia in quest’ultimo anno, spaziano dai primi ai contorni, agli antipasti più stuzzicanti e sfiziosi e vedono in testa, per buona parte, le specialità calabresi.
Le richieste maggiori arrivano da turisti francesi, tedeschi e spagnoli che non hanno disdegnano dal chiede oltre al riso al bergamotto altre pietanze realizzate con lo stesso agrume. Un successo per certi versi inaspettato per l’agrume caratteristico della provincia reggina , il cui utilizzo – è bene ricordarlo – spazia da vari settori della gastronomia, alla pasticceria, alla stessa produzione di bibite e liquori fino ai profumi grazie alla sua essenza che gli esperti indicano come basilare per l’acqua di Colonia. E dulcis in fundo è anche ottimale per colesterolo e trigliceridi.
Viva il bergamotto, dunque, che rientra a pieno titolo tra le specialità culinarie italiane e consente di far riscoprire l’ autentica dei sapori del nostro territorio che, se pur ancora alla ricerca dei grandi flussi turistici, continua ad arricchire le sue potenzialità anche in campo enogastronomico.
Aristide Bava