Aristide Bava
SIDERNO – Martedi 18 e mercoledi 19 giugno ilavoratori dipendenti di Locride AMbiente scenderanno in piazzaper altre due giornate di protesta, così come hanno fatto lo scorso 4 giugno. Lo comunica il responsabile Slai_Cobas, Nazzareno Piperno in una nota in cui precisa che non è stato possibile alcun passo indietro da parte dei lavoratori “alla luce dell’atteggiamento dell’azienda che, invece di fermarsi a riflettere sul perchè i lavoratori avevano deciso di scioperare, continua a far finta di nulla inviando tramite i propri legali lettere in cui senza fondamento e con notevole faccia tosta tenta di mettere in luce le proprie posizioni lasciando allegramente passare sotto silenzio le notevoli inefficienze di cui è colpevole su cui tenta di stendere un manto di silenzio”. Poi un a lunga dissertazione sulle precedenti vicende e la considerazione anche che “quello delle retribuzioni non è, purtroppo, l’unico problema che affligge i nostri assistiti pur essendo quello verso cui ragionevolmente i lavoratori sono più sensibili in quanto la disorganizzazione aziendale si fa notare in modo notevole e drammatico anche in altri ambiti. A partire dalla mobilità selvaggia con cui l’azienda sposta senza preavviso giorno per giorno i dipendenti da un cantiere in base ad asserite esigenze che guarda caso non vengono mai esplicitate o messe per iscritto e che vengono comunicate ai lavoratori sul momento con la conseguenza che gli stessi non sanno mai dove domani saranno chiamati a lavorare”. Quindi si fa riferimento agli orari di lavoro e alla situazione dei lavoratori di Bagnara ( dove i lavoratori per poter lavorare devono recarsi a Palmi dov’è ubicato il deposito dei mezzi aziendali). Il tutto per concludere che l’azienda è amministrata male. Sin qui le dichiarazioni sindacali e l’annuncio dei due giorni di sciopero. Ma, intano si fa viva anche Locride Ambiente con altra nota, per la verità in risposta ad uno scritto degli attivisti del Movimento cinque stelle ” attinente il pagamento dei dipendenti esterni” precisando che ” le notizie fornite agli attivisti e da essi recepite e divulgate sono inesatte”. Nella nota di Locride Ambiente si precisa che “lo stipendio di Aprile è già stato pagato da tempo, tredicesima e quattordicesima altrettanto, mediante rateizzazione in busta paga come da accordi sindacali, lo stipendio di Maggio matura da giorno 15 corrente mese. Non si comprende pertanto – aggiunge la nota di Locride Ambiente – l’attribuzione di un dato non veritiero quanto infamante nei confronti di chi continua incessantemente a svolgere il proprio lavoro informato ai principi di correttezza e trasparenza in un territorio peraltro “difficile”. Stimiamo che la migliore tutela dei diritti dei lavoratori passi attraverso la corretta informazione, attraverso l’analisi delle difficoltà al fine di porvi rimedio, ci pare invece che le informazioni non vagliate e acquisite in modo superficiale, in realtà non giovino assolutamente a nessuno. Peraltro di tali notizie la società non è mai stata avida nei momenti seri di contraddittorio con i lavoratori.Ciò che però lascia ancora più perplessi- aggiunge la nota – è che non si ponga in luce un dato oggettivo e che in realtà costituisce l’unico vero problema nel rapporto tra società e dipendenti e cioè che i Comuni committenti non pagano entro i termini pattuiti o ancor peggio non pagano proprio. Eppure ciò nonostante grazie al costante e capace impegno della società si riesce sempre a mantenere fede agli impegni assunti, proprio perché a noi sta particolarmente a cuore la tutela personale sul luogo del lavoro e la gratificazione economica del dipendente”. Quindi altre considerazioni compresa la proposta della ” sottoscrizione di una clausola fideiussoria o la stipula di una polizza rischi che possa essere attivata allorquando un Comune non provveda correttamente al proprio obbligo”. A questo punto la problematica appare poco chiara. Resta però l’annuncio delle due giornate di sciopero.