Gli ultimi mesi sono stati davvero duri per tutto il comprensorio della Locride, il mese in cui da piccoli ci insegnavano ad essere più buoni si è rivelato quello in cui, in Calabria, si sono susseguite intimidazioni di ogni tipo.
Verso fine Dicembre il primo grave evento è stato quello che ha riguardato il giovane Sindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda, vittima di colpi di pistola contro due delle auto della sua famiglia, all’indomani della vicenda i Sindaci di molti Comuni, appresa la notizia degli atti intimidatori subiti dal Sindaco, avevano fin da subito espresso al giovane amministratore ed alla sua famiglia la loro più sentita vicinanza, come il resto della popolazione e delle autorità che hanno condannando in ogni modo questi gesti di chiaro stampo intimidatorio. Ma a nulla son servite le proteste e le manifestazioni di legalità, infatti dopo pochi giorni con l’arrivo dell’anno nuovo, un altro grave gesto a visto dare alle fiamme due mezzi della nettezza urbana del Comune, parcheggiati presso il piazzale del “Carcere Nuovo”, così l’Amministrazione Comunale del Sindaco Fuda si è vista messa di nuovo sotto attacco. Una storia che non smette di dare preoccupazioni, a questo si sono aggiunti negli ultimi 15 giorni altri gravissimi eventi: a Monasterace tra il 10 e l’11 Gennaio si è appresa la notizia dell’incendio appiccato a un cantiere che non era disposto a cedere alle intimidazioni di chiaro intento estorsivo, dopo l’accaduto De Leo aveva rivolto un appello alle forze dell’ordine e alla magistratura affinché si facesse tutto il possibile per scoprire i responsabili del vile atto ai danni di un’impresa seria e operosa.
Ieri per ultima poi è arrivata la notizia dello scuolabus incendiato nel Comune di Martone, l’unico mezzo che la popolazione aveva in dotazione per accompagnare i bambini a scuola, il mezzo è stato cosparso completamente di liquido infiammabile. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per i rilievi. Adesso è grande il disagio della cittadina della locride, come lo sdegno di tutti i calabresi.
È chiaro a tutti che le cose non stanno andando bene come dovrebbero, che persone e cose continuano ad essere colpite con la forza da questi atti incomprensibili, che sembrano voler danneggiare non solo fisicamente le persone, e i beni comuni, ma psicologicamente fanno entrare in circolo quel genere di paura che invece ogni calabrese deve saper affrontare e superare ogni giorno della sua vita.
Carlotta Tomaselli
14917news