fonte: https://www.vdgmagazine.it/in-viaggio-con-osvaldo/gerace-e-la-villa-romana-di-casignana-alla-scoperta-dei-gioielli-della-locride/
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Protagonista del mio viaggio di oggi un angolo straordinario di Calabria, uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Gerace (RC) con la vicina spettacolare Villa romana di Casignana raggiungibile in una quarantina di minuti.
Fuori dalle rotte più trafficate del turismo e incastonato nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, Gerace offre ai propri ospiti la vista eccezionale del Mare Ionio e della Locride. La sua fortuna ha origine dalla particolare posizione che, come un nido di falchi, domina sia sulla costa che verso le montagne. Durante il Medioevo, il borgo divenne un centro di fondamentale importanza e punto di contatto e di scontro tra Bizantini, Arabi e Normanni e proprio sotto i Normanni Gerace era chiamata “La città delle Cento Chiese”, numero destinato a crescere nel corso dei secoli fino a 128 secondo alcune stime. Tra queste, da non perdere, la Chiesa di S. Francesco, in stile gotico, voluta dal Re Carlo II nella metà del 1.200 e considerata bene architettonico di interesse nazionale.
Come ascrive Francesco Maria Spanò, orgoglioso figlio di questa terra, nel suo libro “Gerace – Città Magno Greca delle Cento Chiese”: “L’immenso paesaggio, ogni palazzo, ogni Chiesa e sinanche le pietre sembrano essere stati dipinti da artisti e tutta la città sembra affermare che qui è il paradiso d’Europa”.
Uno dei simboli del borgo è la Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta, l’edificio sacro più vasto della Calabria con i suoi 1.680 mq., autentico gioiello dello stile bizantino-normanno, consacrata nel 1045. La costruzione dell’imponente fortezza i cui resti si possono ammirare nel centro storico, e alla quale si poteva accedere attraverso dodici porte e un ponte levatoio, si deve ai Normanni.
Diversi gli appuntamenti durante l’anno, come il “Borgo incantato”, a luglio, protagoniste le suggestive Grotte scavate nella roccia nel Borgo Maggiore che sono anche l’occasione per gustare, in un’atmosfera unica, i prodotti tipici come la pasta fresca con sugo di capra assieme a un ottimo bicchiere di Vino Greco di Gerace che rappresenta un’eccellenza dalle antiche radici.
Ed ecco l’altra perla: non lontano dal Borgo, sulla litorale ionica (SS 106), in contrada Palazzi (RC) sorgono le rovine della Villa Romana di Casignana, la Piazza Armerina della Calabria, uno dei più grandi complessi di epoca romana dell’Italia meridionale, appartenuta ad una famiglia patrizia molto importante probabilmente legata all’attività vinicola.
Franco Crinò, Assessore ai Beni Culturali e Paesaggistici del Comune di Casignana (RC) in una conferenza stampa ha dichiarato “Giusto un anno fa lo splendido video di Osvaldo Bevilacqua sulla Villa e sul Borgo Antico. Adesso, possiamo dire che si è intensificato l’interesse dei media intorno alla Villa Romana di Casignana e moltiplicato il numero dei visitatori. Nella zona scavata – difesi con tessuto – vengono alla luce nuovi mosaici mozzafiato”.
I piani pavimentali mosaicati, che richiamano stilisticamente quelli ritrovati nell’odierna Tunisia e in Libia (Tripolitania), costituiscono un unicum sul territorio calabrese. La villa aveva dimensioni incredibili, estendendosi per circa 12 ettari. La magnificenza dell’area padronale consiste negli stupendi pavimenti musivi e nella ricca decorazione delle pareti, abbellite da intonaci dipinti, da mosaici in vetro multicolore e da pregiati marmi di importazione. Il nucleo di maggiore effetto è tuttavia rappresentato dal complesso termale, vero simbolo dell’aristocrazia romana.
Il complesso è formato anche da una sala rettangolare pavimentata con lastre di marmo colorato ed un ninfeo monumentale con cisterne situato a monte. In un’altra pavimentazione si riconosce nel personaggio centrale Bacco, con accanto un satiro, che ha il compito di sorreggere il Dio ebbro. Una divinità che a distanza di secoli continua a benedire queste terre ricche di tradizioni e di vini eccellenti, che merita di sicuro almeno una volta nella vita di essere visitata e amata.
Fausto Orsomarso, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Mobilità della Regione Calabria ci ha detto: «La villa romana di Casignana è uno dei tesori più belli che la Calabria possa offrire ai suoi visitatori. La testimonianza di un passato capace di sorprendere ed affascinare. Come amo spesso ricordare, per trovare altrove quanto offre la Calabria bisognerebbe visitare due continenti e cinque nazioni. Chi verrà sulla la splendida Costa dei Gelsomini, con le sue spiagge incontaminate e le atmosfere selvagge, potrà immergersi nella scoperta di meravigliose testimonianze del passato, da Locri Epizefiri ai mosaici dell’antica Kauolon, alla villa di Casignana appunto. I preziosi siti archeologici di cui la Calabria è disseminata rappresentano alcuni dei marcatori identitari distintivi che fanno di questa terra un luogo unico e attrattivo, e che stiamo puntando a valorizzare e far conoscere. Non solo mare, montagna, bellezze paesaggistiche, ma anche storia, cultura, identità, sapori: è una Calabria straordinaria capace di offrire emozioni ed esperienze uniche!».