Ieri mattina presso la Cattedrale di Reggio Calabria, è stata celebrata la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

La funzione religiosa è stata officiata da Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria–Bova, alla presenza anche delle massime autorità civili, militari e della magistratura reggine.

Alla cerimonia, oltre alle rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’Arma e degli studenti di vari istituti, hanno partecipato i Carabinieri in servizio ed in congedo con i familiari, anche di coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere; inoltre, per la prima volta nella loro carriera appena iniziata, gli allievi frequentatori del 141^ corso, intitolato al Carabiniere Filippo Bonavitacola, Medaglia d’Oro al Valor Militare ed eroe della Resistenza presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria hanno potuto vivere l’emozione di una celebrazione fortemente sentita dai militari dell’Arma.

S.E. Fortunato Morrone, dopo aver salutato le autorità e tutti i militari presenti, ha voluto sottolineare la funzione che il carabiniere rappresenta per la gente, quale “garanzia di legalità”, di rispetto e di forte testimonianza del servizio al bene comune, la cui presenza costante aiuta a sentirsi parte di una comunità umana e nazionale.

Al riguardo, l’Autorità religiosa ha evidenziato l’assonanza esistente tra “L’Arma Benemerita” e la “Chiesa” nell’assicurare, attraverso la capillarità sul territorio e l’azione di prossimità, una “vicinanza amica” in tutti gli ambiti delle relazioni sociali, per offrire la possibilità di un’esistenza più serena.

La scelta della “Virgo Fidelis”, come Patrona dell’Arma, è ispirata alla fedeltà propria di ogni soldato che serve la Patria, che diventa caratteristica peculiare dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.

Virgo Fidelis è il titolo di onore e di lode con il quale la Chiesa invoca la Madonna, Maria madre di Gesù, nelle Litanie Lauretane. Titolo che insigni cultori Mariani dimostrano risalire al periodo compreso tra l’XI – XII secolo e che esprime tutto il significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio.

La diffusione e l’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” si è allargata anche grazie all’accostamento con “l’Arma Benemerita”, in un binomio che evoca rassicurazione nel cuore degli italiani.

L’ 11 novembre 1949 Papa Pio XII, accogliendo il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare per l’Italia, Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, promulga un Breve Apostolico sul postulato mariano dell’Arma dei Carabinieri, scegliendo la Virgo Fidelis quale Patrona dell’Arma – in relazione, come detto, al motto araldico “Nei Secoli Fedele” – e fissandone la ricorrenza al giorno 21 del mese di novembre, in cui cade la festa religiosa della Presentazione di Maria Vergine.

Il 21 novembre ricorre anche l’81° anniversario della battaglia di Culqualber, allorquando in Abissinia (l’attuale Etiopia), un Battaglione di Carabinieri si immolò quasi completamente per mantenere un caposaldo.

Inoltre viene celebrata la giornata dell’orfano: per l’Arma, gli orfani sono da sempre elemento di collegamento con il passato e con il sacrificio dei Carabinieri che hanno dato la propria vita per la Patria. L’ O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri), fondato il 15 maggio 1948, oggi assiste oltre 1.200 orfani.