Un traffico di stupefacenti che collegava due regioni vicine come la Campania e la Calabria; quattro diversi gruppi criminali a gestire un business importante, come quello della droga; sedici persone per cui sono scattate le manette e si sono poi spalancare le porte del carcere.

È l’esito di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia locale, nei confronti dei soggetti oggi accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, ma anche di sequestro di persona a scopo di estorsione, e procurata inosservanza di pena.

Le indagini, condotte dalle fiamme gialle del Goa del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, fanno ritenere di aver scoperto i quattro gruppi attivi dalla provincia di Napoli, ma che potevano contare su ramificazioni anche in altri territori italiani e finanche all’estero, precisamente in Spagna, che avrebbero trafficato partite di stupefacenti di diverso genere, per lo più hashish e cocaina.

In particolare, un primo gruppo sarebbe stato operativo nel territorio del capoluogo partenopeo e con ramificazioni a Crotone, Calabria, capeggiato da un soggetto che, tramite corrieri, si sarebbe occupato della commercializzazione all’ingrosso di partite di droga in favore di clienti non solo campani ma anche calabresi.

Un secondo gruppo, invece, operativo a Napoli e provincia con ramificazioni in altre regioni, come l’Emilia-Romagna, avrebbe distribuito le partite di stupefacente anche al primo sodalizio.

Il terzo gruppo avrebbe importato la droga dalla Spagna destinandola soprattutto al mercato irpino. Il quarto gruppo, infine, avrebbe avuto la base a Giugliano, in Campania, e si sarebbe occupato della commercializzazione del narcotico in favore, in particolare, di un altro gruppo criminale operativo nei paesi vesuviani.

Nel corso delle investigazioni, condotte in collaborazione con lo Scico, il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, sono stati sequestrati oltre 300 chili di hashish, 36 di cocaina e più di 400 mila euro in contanti.

L’indagine avrebbe anche consentito di accertare un sequestro di persona a scopo di estorsione che avrebbe visto vittima uno dei destinatari della misura cautelare: lo scopo sarebbe stato quello di costringere la moglie e il fratello a saldare un debito di 7.700 euro maturato per delle precedenti forniture di droga non pagate.

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