Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Asti oltre 300 milioni di euro su disposizione del Gip di Asti. Si tratta di un sequestro preventivo impeditivo, nell’ambito dell’operazione Ghost Ace, di crediti fiscali.

300 milioni di euro di crediti fiscali sequestrati. Al centro sei persone e oltre 270 società cartiere

Al centro dell’operazione i profitti illeciti da parte di 6 persone attive nelle province di Milano, Roma, Avellino e Reggio Calabria, ottenuti grazie a oltre 270 società cartiere. Grazie a queste cartiere ed ai relativi crediti fiscali da 300 milioni, altre 80 società hanno avviato la compensazione dei loro debiti tributari. Queste ultime non sono coinvolte nelle indagini, ignare della truffa posta alla base dei crediti fiscali che hanno acquistato, ma potrebbero comunque subirne un danno, per l’impossibilità di ottenere la compensazione fiscale.

I crediti fiscali compensati

La frode puntava a mettere in circolazione complessivi crediti fiscali inesistenti relativi a: interventi edilizi mai effettuati e solo simulati contabilmente, per 31.900.000 di euro; rimborsi IVA non dovuti per 234.900.000 di euro; falsi interventi per il Mezzogiorno per 1.800.000 euro; fittizi aumenti di capitale per ottenere aiuti alla crescita economica per 37.200.000 euro. E’ stato accertato come gli indagati avessero utilizzato oltre 230 intestatari di partita iva compiacenti, risultati privi di struttura economica e per lo più completamente sconosciuti al fisco.

Continue le cessioni e i trasferimenti in cassetti fiscali riferibili a diversi soggetti e/o società, in alcuni casi lo stesso credito è stato scambiato tra 34 diversi soggetti. Per aggirare i controlli previsti dal Decreto lgs 59/2011 da parte dell’Agenzia delle Entrate, i crediti così fittiziamente costituiti, per ciascun soggetto, non superavano mai la soglia dei 150.000 euro.

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