“Non è importante vivere, ma come si vive”, ha aggiunto il magistrato rispondendo ad un’altra domanda sulle minacce di morte rivoltegli dalla ‘ndrangheta. “Io nella mia vita – ha detto ancora Gratteri – ho avuto tanto e soddisfazioni inimmaginabili. Quindi, anche se morissi domani, per me non sarebbe un problema. Cercherò, comunque, di vivere il più possibile perché ho voglia e fretta di fare tante cose. Ma non mi fermo, sia chiaro, a non fare le cose per paura di essere ammazzato”.
Quindi un invito rivolto ai giovani: “Ribellatevi ed impegnatevi per cambiare la Calabria”.