Con quasi 17 milioni di euro la Regione ha contribuito a “ingrassare” alcune cosche grazie a lavori non eseguiti o eseguiti in minima parte. Nicola Gratteri, ospite del Tg1 di primo mattino, difende e rilancia la sua inchiesta che ha rappresentato un terremoto per la Regione. L’impresa Barbieri, ha continuato Gratteri, è organica alla cosca Muto di Cetraro e lo “status” è certificato dell’appalto per piazza Bilotti a Cosenza, dove secondo il magistrato è certificata la presenza delle cosche come si evince da più intercettazioni. Quando i giornalisti gli fanno notare che Oliverio, in segno di protesta, ha iniziato lo sciopero della fame Gratteri s’è limitato a commentare così, 《ognuno reagisce come vuole, in base al proprio carattere. Per parte nostra posso dirvi che siamo tranquillissimi delle risultanze investigative e che anzi queste miglioreranno. Ci saranno altre novità, ci saranno sorprese》.

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