“Conosco bene i poteri forti, conosco bene la massoneria deviata, so che cosa sono gli sgambetti. Io per tanti anni ho mangiato pane e veleno. So perfettamente dove cercano, hanno cercato e cercheranno di colpirmi, ma io in questi anni ho avuto sempre spalle larghe e nervi d’acciaio. E continuerò ad averli”. Così Nicola Gratteri parlando con i giornalisti nel suo ultimo giorno come Procuratore della Repubblica di Catanzaro. Venerdì 20, infatti, giurerà come Procuratore a Napoli e s’insedierà così nel suo nuovo incarico cui è stato nominato dal Plenum del Csm il 13 settembre scorso. “Chi mi conosce bene -ha aggiunto Gratteri- sa che io ho sempre lavorato col Codice in mano senza guardare in faccia nessuno e ho sempre capito cosa bisognava fare o meno. Non ho mai avuto problemi nel corso della mia permanenza alla guida della Procura di Catanzaro. Non ho mai fatto falli di reazione malgrado sia stato provocato tantissime volte in tutti i modi, anche in modo rozzo e scomposto, con lo scopo di farmi perdere la pazienza. Ma non l’ho mai persa. Anzi, molte volte ho sorriso e ho pensato: poveretti. Al mio successore auguro che abbia la forza, nervi d’acciaio e spalle larghe perché gestire la Procura di Catanzaro non è facile. Mi auguro che la possa migliorare”, ha detto ancora Gratteri. “Ormai anche i giovani magistrati, quelli arrivati 5-7 anni fa, hanno acquisito una buona esperienza. E vedo che questi colleghi sono cresciuti, stanno crescendo e quindi ci sarà sicuramente una continuità. Penso che la cosa più importante che abbiamo fatto è stata quella di dare più fiducia alla gente, me ne vado dalla Calabria -ha concluso Gratteri- lasciando l’idea che si può cambiare, che non siamo più l’Africa del nord”.
(Da sinistra: Il Procuratore Nicola Gratteri, il Procuratore Generale Giuseppe Lucantonio e il Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla durante la cerimonia di commiato di ieri nella Procura di Catanzaro)
Capomolla: “Gratteri ha trasmesso i valori di serietà, equilibro e rigore”
“Il procuratore Gratteri ha trasmesso i valori di serietà, equilibrio e rigore. Ha costruito un nuovo modo di lavorare. Sono queste le cose che prolungano la tua presenza a Catanzaro”. Con queste parole ha voluto salutare Nicola Gratteri il procuratore vicario Vincenzo Capomolla. Un commiato commosso per la prossima partenza di Gratteri alla volta di Napoli, dove dirigerà la Procura più grande d’Europa. “Una di queste cose possiamo vederla qui – ha proseguito Capomolla – la nuova Procura. Esperienza che dire entusiasmante è dire poco. Per i magistrati l’esperienza è stata entusiasmante perché ha incoraggiato tutti a esprimere il proprio talento, chi aveva voglia di lavorare è stato accolto con animo paterno. Più che un maestro sei stato un esempio di rigore nell’esercizio di questa attività. Hai dato sempre un’indicazione di serietà, equilibrio, rigore. Attento a ogni profilo, non si è mai trattato nulla con rapidità. Ci si è soffermati su tutto, con attenzione. Per tutti quanti noi Gratteri resta il procuratore di Catanzaro. Ha costruito un ufficio e un modo di lavorare. Gli auguro di trovare una condizione che gli consenta di esprimere tutti i valori che ha espresso qui”. “Auguro a tutti quelli che rimarranno – ha concluso – un procuratore che sappia fare tesoro dell’esempio del procuratore Gratteri. La partenza lascia tutti con un sentimento di nostalgia per l’assenza di una presenza che è stata positiva al 100%, senza nessuna remora”.
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