GRANDE SUCCESSO AL LICEO CLASSICO “IVO OLIVETI”, SEDE DEL POLO LICEALE, PER L’XI EDIZIONE DELLA “NOTTE NAZIONALE DEI LICEI CLASSICI”

Ottimo risultato al Liceo Classico “Ivo Oliveti”, sede del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, per l’XI edizione della “Notte Nazionale dei Licei Classici”, il cui tema, quest’anno, è stato incentrato sul Mar Mediterraneo, il Nostro Mare in mezzo alle Terre. Tante le performances da parte degli studenti: danze, letture, cori, poesie, creazione di video inerenti alla tematica, che hanno messo in evidenza la bellezza del Mediterraneo, oltre alla sua importanza politica, storica, sociale ed economica. Il fulcro della serata, però, è stata la conferenza con tre relatori d’eccezione: il Procuratore Giuseppe Lombardo, che ha trattato la tematica “Mediterraneo e Legalità”, la Dottoressa Rossella Agostino con la tematica “Un poliedrico piemontese meridionalista: Umberto Zanotti bianco” e il Prof. Pasquale Casile con la tematica “I Greci e il Mare”. Il Procuratore Lombardo, ex allievo dell’Ivo Oliveti, è stato ben lieto di partecipare all’evento, complimentandosi con i ragazzi di “Radio Ivo”, che hanno moderato tutte le varie fasi della serata nonché la conferenza stessa. Il suo intervento è stato una panoramica della situazione attuale del Mediterraneo, che lo vede, purtroppo, come scenario del terribile fenomeno del traffico di migranti, nonché del commercio di droga, spiegando nel dettaglio tutta l’organizzazione dietro tali realtà. Inoltre, ha voluto sottolineare il positivo interesse dei ragazzi per il proprio territorio, attraverso la radio, un vantaggio che a lui è mancato ai suoi tempi di studente, anche se la preparazione ricevuta dalla scuola è stata eccellente. Così le parole di Lombardo: “Mi fa piacere che non ci siano soltanto studenti ad ascoltare, perché è importante divulgare il bello che c’è nella Locride, ma bisogna anche raccontare i tanti problemi che siamo chiamati a vivere e lo si deve fare con coraggio e, soprattutto, non fatelo mai da soli, perché l’unico strumento efficace che abbiamo per contrastare queste organizzazioni criminali così ricche, così potenti, così radicate sia raccontare fino in fondo quello che sono. Fatelo, Fatelo sempre. Se non lo si fa il silenzio gioca a loro favore”.

Dopo Lombardo un intermezzo da parte dei ragazzi di Radio Ivo che hanno letto i bellissimi versi di Erri De Luca “Mare nostro”, una trasposizione del Padre Nostro, ma con protagonista il Mare. A seguire la Dottoressa Rossella Agostino che ha relazionato sulla bellissima figura di Umberto Zanotti Bianco, rappresentante di Italia Nostra Calabria. E’ una figura quanto mai attuale, che i ragazzi dovrebbero conoscere e seguire come esempio. Zanotti Bianco è stato un piemontese, dalla mentalità poliedrica e versatile, che si appassionò alle scoperte archeologiche in Calabria, tanto da divenire amico di Paolo Orsi e trasferirsi definitivamente a Reggio Calabria, dove passò il resto della vita. Attraverso la bellezza dell’antico cercò di migliorare il presente con interventi concreti e mai teorici. Aveva capito l’importanza di divulgare la tradizione e cultura della Calabria e per questo aprì asili, scuole, colonie, ma anche diverse riviste, con un’informazione chiara e diretta. Attraverso la lungimiranza e l’entusiasmo di lavorare sul campo coinvolse tecnici di diversi settori, convincendoli ad investire i loro soldi per risolvere alcuni problemi inerenti alla questione meridionale, che con Zanotti Bianco divenne d’importanza nazionale, scuotendo coloro che, ai piani alti, dovevano interessarsi a risolverla. Per lui aiutare non era una cosa del momento, ma era insito nella sua natura, un esempio di cristiano laico, che si prodigava continuamente per gli altri, sentendo molto forte l’impegno civile. Non per niente collaborò con la Croce Rossa Italiana e si diede da fare nei confronti degli immigrati. Quindi, una persona che non risparmiò se stesso mai, per migliorare la società calabrese. L’Agostino ha concluso l’intervento ricordando di prendere ad esempio Zanotti Bianco, specie in un momento sociale, come quello odierno in cui si trasmettono tante parole, ma si concretizzano pochi fatti. Dopo di ciò un altro intermezzo, questa volta con l’interpretazione, da parte di Gabriele Varacalli e Mario Diano, di una canzone di Mimmo Cavallaro “Stilla Chiara”, dedicata al Mare. L’ultimo intervento è stato quello del Prof. Pasquale Casile, che ha parlato del rapporto tra i Greci e il mare. Partendo dal significato etimologico di Aigaion Pelagòs, Mare Egeo, il prof. Casile ha fatto intraprendere ai presenti un viaggio linguistico incredibilmente pertinente, ma assolutamente abbordabile, per far comprendere come il greco antico sia prepotentemente presente nel nostro linguaggio più di quello che possiamo immaginare. Infatti, i Greci di Calabria in maniera analogica trasportavano termini riferiti al mare, anche all’agricoltura o alla pastorizia, non per niente il Mare Egeo significa proprio il “Mare delle Capre”, intendendo le onde che saltellano, proprio come fa la capra, con la schiuma bianca che ricorda il suo pelo. Il prof. Casile ha voluto concludere con il più bel augurio dei Greci di Calabria: “Ti auguro di avere tanto di quel bene per quanta sabbia possiede il mare”. Questo per far comprendere che tutti noi proveniamo dal mare e dovremmo ritornare al mare. Le conclusioni della conferenza alla Dirigente Serafino che ha ringraziato i relatori, ma soprattutto gli studenti, in particolar modo quelli di Radio Ivo, e i professori che hanno saputo egregiamente seguirli. Il Mediterraneo, ha sottolineato la Serafino è il Nostro mare, che ha guidato Omero verso casa, tra mille peripezie, ma che oggi, è anche luogo di commerci illeciti. La speranza è che questo Mediterraneo accompagni i sogni delle nuove generazioni verso lidi di miglioramento sociale e personale, per il bene della nostra Calabria. “Il Mediterraneo è mille cose al tempo stesso. Non un paesaggio ma innumerevoli paesaggi. Non un mare ma una successione di mari. Non una civiltà ma una moltitudine di civiltà ammassate l’una all’altra. Il Mediterraneo è un crocevia antico. Da millenni tutto è confluito verso questo mare, scompigliando e arricchendo la sua storia” (Fernand Braudel)

 

COMITATO COMUNICAZIONE POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI”