GOEL – Gruppo Cooperativo ha presentato alla stampa il “Manifesto di GOEL”, il primo documento politico-culturale e programmatico del Gruppo per il cambiamento della Calabria, ed ha reso pubblici i dati di sviluppo riferiti ad alcune delle proprie attività al 31 Dicembre 2015. La conferenza stampa è stata presieduta dal presidente del Gruppo, Vincenzo Linarello, alla presenza dei componenti del Consiglio di Gruppo: Gerhard Bantel, vicepresidente del Gruppo, Manuela Sfondrini e Fabrizio Sigona, direttori di GOEL, Stefano Caria, presidente di GOEL Bio, Maria Paola Sorace, presidente dell’associazione Amici di GOEL e Patrizia Jeraci, consigliere del Gruppo. IlManifesto di GOEL definisce principi e contenuti della missione di Cambiamento e Riscatto della Calabria che il Gruppo immagina e persegue attraverso le sue attività e risponde alla domanda “quale cambiamento immagina il GOEL per la Calabria e con quali criteri e metodi intende perseguirlo?”

“Obiettivo di GOEL è il cambiamento della nostra terra – dichiara in apertura il presidente Vincenzo Linarello – obiettivo che deve necessariamente confrontarsi con un meccanismo di morte che blocca, ostacola e reprime ogni istanza di cambiamento. Un sistema fatto dall’alleanza tra la ‘ndrangheta, un reticolo di massonerie deviate ed un circuito clientelare. La nostra strategia – spiega il presidente del Gruppo – si fonda sulla dimostrazione che quella è una strada fallimentare oltre che, come è evidente a tutti, devastante. Dall’altro lato la grande sfida culturale, politica ed economica di GOEL è quella di dimostrare che l’etica è la soluzione”. Replicabile in altri settori, da altri ed in contesti più ampi.

“Le parole però – sottolinea Vincenzo Linarello – vanno rotte come un uovo per vedere cosa ci sta dentro. Ed è questa la ragione del lancio del Manifesto di GOEL, che parte da una riflessione sulla nostra esperienza ed esplicita l’idea di Cambiamento e Riscatto che abbiamo maturato in questi anni. Non uno strumento interno, ma una proposta politico culturale che apra il dibattito sui temi che vi sono posti”.

Dopo la presentazione del Manifesto, il presidente Linarello, ha illustrato i Dati di Sviluppo al 31 Dicembre 2015 di alcune attività del Gruppo ed in particolare CANGIARI, GOEL Bio, CAMPUS GOEL, le comunità di accoglienza per minori, le comunità terapeutiche per persone con disturbi psichiatrici, i progetti di accoglienza dei migranti. Il primo dato riguarda la dimensione del GOEL, che si compone di 10 cooperative sociali, 2 cooperative non sociali, 2 associazioni di volontariato, 1 fondazione e 28 aziende, e da lavoro dipendente a 201 persone (sono esclusi dal conteggio professionisti, partite iva, prestatori d’opera, lavoratori occasionali, ecc.). Il secondo afferisce all’Accoglienza. Il Gruppo ha accolto nelle proprie strutture residenziali 69 minori e neo maggiorenni, mentre 23 sono le persone accolte nelle comunità psichiatriche; il numero dei pasti serviti dal Gruppo alle persone ospiti delle proprie strutture di accoglienza sfiora i 95 mila.

A seguire l’entità della produzione del segmento agroalimentare biologico. Gli ettari di terreno gestiti da GOEL Bio sono 354, di cui 68 sono di uliveti e 180 di agrumeti. GOEL Bio è la cooperativa sociale agricola del Gruppo che aggrega produttori vittime di aggressioni di tipo mafioso, paga loro un prezzo equo e ha scelto di dotarsi di un rigoroso protocollo etico per bandire il lavoro nero da tutta la filiera agricola. Il segmento Moda etica ha prodotto 5.300 capi. CANGIARI, il marchio del Gruppo, nato dal recupero dell’antica tradizione della tessitura a mano calabrese, si caratterizza per l’uso di fibre e tessuti naturali biologici certificati GOTS, è prodotto da una filiera produttiva composta prevalentemente da donne e inserisce al lavoro persone che provengono da condizioni di disagio. Per contenere la fuga di talenti GOEL ha attivato Campus GOEL, l’incubatore di idee etiche ed innovative da realizzare in Calabria. Il Gruppo ha ricevuto e selezionato 10 idee, alcune delle quali sono oggi in fase di incubazione.

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