GLI STUDENTI DEL POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI” AL CILEA DI REGGIO CALABRIA PER ASSISTERE ALLA COMMEDIA “MIDSUMMER NIGHT’S DREAM” DI WILLIAM SHAKESPEARE

Un’esperienza di alto livello formativo, quella vissuta dagli studenti delle quarte e delle quinte classi del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, accompagnati dai docenti: prof.ssa Rita Mastrojanni, prof. Antonino Pezzimenti, prof.ssa Rosilde Fimognari, prof.ssa Laura Antonacci, prof.ssa Beatrice Bumbaca, prof.ssa Floriana Masdea, prof. Francesco Fontana, prof.ssa Alessandra Pedullà, prof.ssa Patrizia Grollino, prof.ssa Marinzia Cordiano, prof.ssa Silvia Sofi, prof.ssa Fortunata Palermiti, prof. Raffaele Nicola Marando, prof.ssa Alexandra Tino, per il Liceo Scientifico Zaleuco; prof.ssa Anna Damico, prof.ssa Concetta Todarello, prof.ssa Ruta Sabaliauskaite, prof.ssa Annalisa Franchina, per il Liceo Classico; prof.ssa Patrizia Carbone e prof. Natale Maio, per il Liceo Artistico; prof.ssa Rosanna Totino e prof.ssa Tina Fuda, per il Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica, si sono recati al Teatro Cilea di Reggio Calabria, per assistere alla Commedia in lingua originale “Midsummer night’s dream” (Sogno di una notte di mezza estate) di William Shakespeare, portata in scena dalla Compagnia del “Palketto Stage”. L’opera è tra le più famose di William Shakespeare. Sicuramente tra le commedie più fantastiche e vanta innumerevoli adattamenti e riscritture teatrali, cinematografiche e musicali.” Midsummer night’s dream” si presenta come una commedia epitalamica: si apre con l’annuncio del matrimonio tra Teseo, sovrano di Atene, e Ippolita, la Regina delle Amazzoni, per concludersi con la consacrazione del talamo da parte delle fate. Probabilmente l’opera fu composta in occasione della celebrazione solenne delle nozze tra due membri dell’aristocrazia inglese. Questa commedia magica e misteriosa racchiude in sé, come sempre accade nelle opere del grande Bardo, eterogenei spunti tematici, paradigmatici e stilistici. Mito, fiaba e quotidianità si intersecano continuamente, senza soluzione di continuità, e questo porta a riconoscere, all’interno del testo, innumerevoli fonti d’ispirazione. Le vicende narrate si svolgono tra il mondo reale del Palazzo, da cui partono i quattro innamorati (Ermia, Elena, Demetrio e Lisandro), e quello del Bosco, luogo incantato dove giungono e vengono soggiogati dagli incantesimi dei rivali: Oberon, Re degli Elfi, supportato dal dispettoso folletto Puck, e Titania, Regina delle Fate. Nella versione del “Palketto Stage”, il tema musicale, ricorrente in tutto lo spettacolo, è quello degli anni Settanta, con brani storici (interpretati dal vivo dai giovani performer) tratti dal repertorio di Barbara Streisand, James Brown, Chic e altri. Avveniristiche atmosfere, ispirate al film Avatar, hanno echeggiato in questa nuova produzione dell’opera – musical, diretta dalla regista Christine Hallas – Appleby. Una falce di luna quasi sospesa, che lentamente dondola e illumina la notte, è stato l’elemento fisso di tutta la scenografia. Anche per i costumi dei personaggi si è scelto lo stile di questo decennio per gli umani, mentre per le fate e i folletti si sono preferiti tessuti trasparenti, impreziositi da glitter e forme morbide ed eteree. I precisi e calibrati effetti illuminotecnici hanno concorso a creare atmosfere emozionanti e suggestive, formando un trait – d’union tra il mondo degli uomini e quello delle fate. La commedia prende in considerazione due temi principali, quello del sogno e quello della magia. La magia altro non è se non l’amore, quell’amore con la “A” maiuscola, verso cui tutti tendiamo, quell’amore che crea non poca confusione e guai, ma che alla fine permette di risolvere ogni cosa e di portarci verso la felicità. Personaggi fatati, ambientazione a dir poco suggestiva, fatti che nella realtà non potrebbero avere luogo. E’ questo che contribuisce a creare il sogno, quell’atmosfera onirica in cui il lettore (o spettatore) si trova immerso dall’inizio alla fine, quella consapevolezza di essere come sospesi nel tempo e nello spazio, in un luogo dove tutto è possibile. Una straordinaria esperienza per i ragazzi del Polo Liceale, che, grazie ad una meticolosa organizzazione hanno potuto beneficiare di una delle più belle opere shakespeariane, in lingua originale, dando loro la possibilità di assaporare tutta la sua bellezza stilistica e la sua essenza profonda,  così come sono stati generati e pensati dall’autore, anche se in versione più moderna, che Shakespeare, con il suo genio artistico, poliedrico e istrionico, avrebbe sicuramente apprezzato con entusiasmo. “Lo scopo dell’arte è di dare una forma alla vita” (William Shakespeare)

 

 

COMITATO COMUNICAZIONE POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI”