Gli agricoltori raggiungono la Capitale e si dirigono verso il Campidoglio.
“Vogliamo che sia restituita la dignità al lavoro degli agricoltori”
ripetono, da oltre 40 giorni, gli agricoltori giunti a Roma per dare voce alle proprie richieste e che ora intendono dirigersi verso il Palazzo del Governo.

La centralissima via Nomentana e’ stata presa d’ assalto dai trattori giunti da tutta Italia, creando notevole disagio specialmente agli automobilisti, intasando il traffico anche nelle ore di punta.
Un vero e proprio presidio con il necessario intervento delle forze dell’ ordine anche di notte.
Un accampamento a cielo aperto, con tende adibite come punto ristoro e in un grande campo arato, anche i bagni chimici. Per combattere il freddo, la notte sono costretti ad accendere il fuoco.
” E’ necessario intervenire sulla revisione del Green Deal europeo, sul contrasto alla concorrenza sleale e sulla diffusione di “cibi sintetici. E’ necessario, inoltre, che venga riconosciuto il valore del made in Italy”.
Sono queste le motivazioni che hanno spinto i trattori a marciare verso Roma, come spiega Antonio De Rosa, da Foggia, porta voce dei ” trattoristi” giunti in Capitale.

Siamo tutti uniti per fare prevalere le nostre convinzioni, dice l’ agricoltore pugliese. Oltre ad essere presenti con i nostri trattori in tutta Italia, abbiamo deciso di raggiungere Roma e questa mattina alla 11 saremo al Campidoglio nella speranza di ottenere dei risultati immediati”.
Su ogni trattore la bandiera italiana e il nome della Regione d’ appartenenza, nonché diversi cartelloni con scritte di protesta.

” La Nomentana e’ un simbolo per la protesta dei trattori in Italia ecco perché abbiamo scelto di raggiungere questo territorio. Le quindici Regioni presenti, lasceranno questo presidio aperto finché non otterranno le attese risposte”.

Per mercoledi, sulla Nomentana, sono attesi altri rappresentati e agricoltori da tutta la Nazione per raggiungere poi il Campidoglio.
” Ci scusiamo sin d’ ora con i cittadini per il disagio che si verrà ulteriormente a creare ma stiamo lottando anche per loro. Al Campidoglio e’ prevista una grande affluenza di sostenitori per una causa giusta a tutela della salute di tutti.
Vogliamo impedire che si consumi cibo prodotto dall’ estero, continua l’ esponente del presidio laziale, e prodotti chimici che in Italia non si usano da decenni. Crediamo che tutto ciò possa essere una delle cause dei tumori, specialmente tra i più piccoli”.

La presenza degli agricoltori al Campidoglio vuole essere anche una sorta di incontro a scopo benefico.
“Abbiamo realizzato centinaia di magliette con la scritta ” Agricoltori italiani “puntualizza uno degli agricoltori giunti dalla Regione Calabria, di Lamezia Terme. Metà dei proventi delle vendite verranno date in beneficenza per i malati oncologoci del ” Bambin Gesù”
Questa e’ una delle nostre ultime battaglie fatte per la tutela di ogni cittadino italiano. Il cibo lo produce la terra e pertanto va tutelata.
Siamo vittime di un sistema che danneggia produttori e consumatori.
La nostra battaglia e’ la vostra battaglia pertanto siamo convinti che mercoledì saremo migliaia a scendere in piazza.
Siamo venuti a Roma per incontrare il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per presentare e spiegare le nostre richieste”.
Tra le motivazioni della protesta, anche quella economica.
” Vogliamo mantenere un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo, tenendo conto specialmente dell’aumento dei costi di produzione. E’ nostra intenzione organizzare un corteo con una forma di protesta nel pieno della legalità e ci aspettiamo che la popolazione ci ascolti.
Andremo avanti comunque e continueremo a lottare finché non saremo ricevuti e ascoltati

Rosella Garreffa