Dopo lo stop imposto dal Covid-19, le scuole di Reggio Calabria hanno ripreso a organizzare le gite e, in virtù di un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Interno, sono ripresi anche i controlli della Polizia Stradale sui bus utilizzati per far viaggiare gli studenti.
Su richiesta degli stessi istituti scolastici, infatti, la Polstrada verifica prima della partenza sia la legittimità amministrativa dell’attività di trasporto che – soprattutto – l’efficienza del veicolo e l’idoneità del conducente.
Solo dopo aver accertato che tutto sia a posto, compresi gli equipaggiamenti del mezzo (la presenza degli estintori, il funzionamento delle cinture di sicurezza, eccetera), viene data luce verde all’inizio del viaggio.
L’esito dei controlli effettuati nei giorni scorsi, intanto, può essere considerato complessivamente confortante, dato che nella gran parte dei casi non sono state accertate irregolarità, sia pure con qualche significativa eccezione.
In un paio di circostanze, ad esempio, è stato accertato che l’autista non avesse rispettato l’obbligo di utilizzare i dispositivi di registrazione della propria attività: ai conducenti di autobus, durante l’esecuzione di una gita scolastica, è infatti imposto di non superare precisi periodi di guida, necessariamente intervallati da pause destinate al riposo, oltre che eseguire dei precisi periodi minimi di riposo giornaliero.
Tutto ciò, naturalmente, per garantire che l’autista non sia troppo stanco durante il viaggio. Questi dati vengono registrati in specifici dispositivi analogici o digitali (il cronotachigrafo) e la mancata registrazione non permette agli organi di controllo di verificare il rispetto degli obblighi imposti dalla legge. Ai due conducenti è stata quindi contestata una sanzione di circa 900 euro con la sospensione della patente di guida.
Alcuni giorni fa, durante un controllo, poi, i poliziotti della Stradale reggina hanno verificato che un autobus destinato al trasporto di circa 45 bambini di 8 e 9 anni e di alcuni insegnanti, non aveva un estintore. Oltre ad una sanzione di circa 90 euro, non è stata consentita la partenza del mezzo e la gita è potuta iniziare solo dopo la consegna dell’estintore mancante.
Nel corso del mese di maggio sono stati effettuati 35 controlli ad autobus destinati alle gite, ai quali devono aggiungersi le 58 verifiche eseguite ad aprile. Complessivamente, 3.732 tra alunni ed insegnanti hanno potuto vivere serenamente la visita didattica programmata, grazie ai controlli svolti dalla Polizia Stradale.
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