I finanzieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Crotone, nei giorni scorsi, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del Procuratore Giuseppe Capoccia, nei confronti di sette persone residenti in provincia, ritenute responsabili a vario titolo del reato di truffa in concorso.
Le indagini – condotte dalle stesse Fiamme Gialle in forza alla Procura pitagorica – sono iniziate a maggio del 2019, a seguito di una serie di denunce per truffa ai danni di privati residenti in tutta Italia; indagini che hanno portato gli inquirenti ad ipotizzare la “titolarità” crotonese dei raggiri.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori si sarebbe trattato di un vero e proprio “sistema solidale” tra gli indagati a cui si contesta di aver messo in vendita on-line attrezzi agricoli, mezzi da lavoro, ciclomotori, motori per imbarcazioni e piscine fuori terra per poi, una volta incassato il denaro, non consegnare la merce e spartirsi invece il ricavato attraverso bonifici e giro conto.
La Guardia di Finanza ha passato al setaccio i conti correnti degli indagati per ricostruire tutti i passaggi di denaro, accertando ogni singolo beneficiario successivo al ricevimento delle somme ottenute grazie alle truffe, che si stimano aggirarsi attorno alle diverse decine di migliaia di euro. Alcuni degli indagati sono risultati essere gravati da precedenti specifici.
La Procura di Crotone e la Sezione di Polizia Giudiziaria delle fiamme gialle hanno attenzionato il fenomeno con un’alta incidenza nella provincia attivando delle azioni mirate volte a reprimerlo.
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