Giovani e persone con disabilità insieme per la rigenerazione degli spazi: presentato a Palazzo Alvaro il Progetto Metropolis
Coinvolti nel progetto i Comuni di Montebello, Roghudi e Melito Porto Salvo. La soddisfazione di Versace e Mantegna: “Progetto di alto valore sociale. Investimento che produrrà importanti risultati in un territorio storicamente fragile”
E’ stato presentato, nella sala biblioteca di Palazzo Alvaro, il progetto “Metropolis – il luogo del possibile”, finanziato dalla Città Metropolitana, che punta a creare spazi sociali, culturali ed educativi per giovani e persone con disabilità. Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Giuseppe Toscano e dal Capo Ufficio Stampa di Palazzo Alvaro Stefano Perri, sono intervenuti il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, il consigliere delegato al Welfare, Domenico Mantegna, i sindaci dei Comuni di Roghudi e Montebello Jonico, Pierpaolo Zavettieri e Maria Foti, il presidente dell’associazione capofila “Insieme senza Barriere”, Nunzio Pellicone, ed i referenti di E-Hub, Asedem, e Coop Sant’Arsenio, le realtà associative che hanno curato la progettazione.
«E’ un progetto bellissimo», ha commentato il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, parlando di «due mondi, quelli dei giovani e delle disabilità, che entrano in relazione per crescere insieme e superare difficoltà o fragilità». «La Città Metropolitana – ha aggiunto – ha voluto fortemente che questa iniziativa andasse in porto. Adesso, si tratta di creare un luogo di incontro indispensabile a fornire elementi di confronto e opportunità professionali. Uniti si può davvero realizzare un futuro diverso».
«Come istituzioni – ha proseguito Versace – abbiamo l’obbligo di immaginare un domani migliore per le nostre comunità e, al tempo stesso, di affrontare le esigenze di chi, ogni giorno, vive le proprie difficoltà. Pensare, dunque, alle nuove generazioni ed alle persone con disabilità ci spinge ad agevolare percorsi di crescita civile, sociale e umana. In questo meraviglioso tragitto saremo accompagnati dai Comuni di Roghudi, Montebello Jonico e Melito Porto Salvo che ci daranno una mano per avviare il progetto in un’importante location che è un bene confiscato alla criminalità, un fatto molto più che simbolico e che arricchisce di valore l’iniziativa».
«I ragazzi e le ragazze del nostro territorio – ha continuato – stanno vivendo un momento di particolare fragilità, soprattutto a causa delle conseguenze della pandemia che ha stravolto il modo si socializzare e conoscersi. Mettere in relazione il “know how” dei nostri giovani con il mondo delle disabilità può davvero creare un connubio vincente per favorire l’incontro e la crescita».
Il consigliere metropolitano delegato al Welfare, Domenico Mantegna, ha parlato di «un progetto altamente valido, sul quale la Città Metropolitana ha investito 30 mila euro». «Come settore Politiche sociali – ha detto – proprio in seguito alla pandemia che ha reso il comprensorio ancora più fragile soprattutto per le famiglie e le persone più deboli, ci siamo spesi al massimo nel tentativo di ricostruire un tessuto sociale in grado di abbattere le differenze e le difficoltà. Come Ente, infatti, abbiamo deciso di riservare quasi 200 mila euro a progetti di utilità sociale».
«Il mio ringraziamento – ha concluso Mantegna – non può che andare alle splendide associazioni che danno continuamente prova della loro solidità, della passione e dell’impegno che mettono in tutto ciò che fanno. Allo stesso modo, la mia gratitudine è rivolta all’intero settore Welfare della Città Metropolitana, al dirigente Praticò ed ai funzionari che hanno lavorato incessantemente, anche ad agosto, per siglare le convenzioni con le realtà beneficiare, fornendo così immediate consistenza e concretezza a quei contributi destinati a rispondere alle tante necessità del territorio».