“Il 20 novembre non è una data da celebrarsi, ma per riflettere sui diritti, sempre più negati che riconosciuti, dei minori, nonostante la Dichiarazione ONU”: è quanto afferma il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.
“Rifuggo da statistiche, che peccherebbero certamente per difetto – continua il Garante – e mi riferisco a ciò che abbiamo quotidianamente sotto agli occhi: bambini e bambine che muoiono sotto le bombe, di fame, di scarsità d’igiene. Genitori che perdono o non riescono proprio ad occupare un posto di lavoro, nell’occidente dei potentati economici e tecnologici e di nuove povertà incombenti”.
Per Marziale: “È necessario anche riferirci al nostro Paese, quello che nonostante la Dichiarazione individui nei 18 anni l’età spartiacque tra mondo minorile e adulto, contempla nei 14 anni il riferimento anagrafico per il consenso sessuale. La nazione dove, di tanto in tanto, spuntano legislatori che pensano di abbassare la soglia del raggiungimento dell’età adulta a 16 anni, così da consentire agli adolescenti di fruire del permesso del porto d’armi, della patente dell’auto e del diritto di voto. Legislatori che considerano gli adolescenti “più grandi”, senza nulla conoscere del processo di maturazione biologica e psicofisica, eppure azzardano nel voler rubare anni preziosi, indispensabili, fondamentali per la crescita dei soggetti in età evolutiva”.
“No – conclude il Garante – non si celebrano le illusioni e la Dichiarazione, purtroppo, altro non è”.
E dei loro diritti, Marziale parlerà domani mattina, mercoledì 20 novembre, agli studenti di Catanzaro, per volontà della locale amministrazione comunale, presso il Centro Tecnico Federale FIGC LND, insieme alla vicesindaca Giusy Iemma e all’assessore all’Istruzione, Nunzio Belcaro.
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