Giornata contro la violenza sulle donne, Princi “Servono azioni concrete, garantire sicurezza in ogni ambito”

“I dati sulla violenza di genere, purtroppo, continuano a dipingere un quadro allarmante. L’Europa ha compiuto passi significativi con l’adozione di politiche contro la violenza sulle donne ma la strada è ancora lunga. C’è molto da fare: servono azioni concrete per garantire la sicurezza delle donne in ogni ambito della loro vita”. Così Giusi Princi, eurodeputata FI – PPE, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“In Europa – spiega l’eurodeputata – circa una donna su tre ha subito violenza fisica o sessuale. In Italia, il 31% delle donne ha subito violenza fisica o psicologica, con numeri che continuano a crescere se si considerano i casi non denunciati, che sono ancora più gravi e diffusi. In Calabria – aggiunge – si segnala un aumento delle violenze domestiche e della violenza psicologica, con il 42% delle donne calabresi che ha dichiarato di essere stata vittima di atti violenti all’interno delle mura domestiche. L’Europa ha adottato politiche contro la violenza sulle donne, tra cui la Direttiva su violenza domestica e cyber violenza, ma non è ancora sufficiente. La Commissione Europea – prosegue – ha lanciato azioni per combattere la violenza online ma la legislazione contro la cyber violenza è ancora frammentaria e non abbastanza incisiva. È urgente implementare leggi più forti e garantire la protezione delle vittime, mirando a chiudere i vuoti legislativi che permettono la diffusione di abusi e molestie digitali”.

In questo contesto, l’on. Princi ha organizzato l’evento “Intelligenza Artificiale per il cambiamento: combattere la violenza di genere con l’innovazione”, che si è svolto nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, per esplorare con eurodeputati, accademici ed esperti il potenziale dell’intelligenza artificiale come strumento per prevenire e combattere la violenza di genere. “Ho dunque proposto – spiega Princi – un’iniziativa legislativa che sottoporrò al Parlamento Europeo con l’obiettivo di promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale nella prevenzione della violenza di genere. Tale proposta intende colmare il vuoto legislativo in materia di cyber violenza, proponendo l’uso di IA per la rilevazione, la prevenzione e la segnalazione di molestie online e minacce fisiche. Le applicazioni promettenti dell’IA, come gli algoritmi per rilevare comportamenti abusivi sui social media e le applicazioni di sicurezza per offrire alle donne canali sicuri per chiedere aiuto, potrebbero rivoluzionare la lotta contro la violenza di genere. Ma non possiamo fermarci qui. Come Gruppo PPE, abbiamo cofirmato una dichiarazione che ribadisce un punto essenziale: le leggi che definiscono lo stupro devono essere basate sul consenso. È inaccettabile che in alcune legislazioni il silenzio possa ancora essere interpretato come consenso. La battaglia contro la violenza sulle donne richiede – sottolinea l’eurodeputata – il contributo di tutti: istituzioni, società civile, uomini e donne. Non possiamo lasciare indietro nessuno. È una lotta per la dignità, per la giustizia, per un futuro in cui nessuna donna debba più vivere nella paura. A tutte le vittime voglio dire questo: non siete sole. Insieme, possiamo costruire un mondo più sicuro, un mondo in cui la violenza non abbia più spazio. Per farlo, però, dobbiamo agire con determinazione”.