Un consiglio comunale aperto e straordinario si è tenuto ieri sera a Gioiosa Jonica a seguito delle numerose e ripetute intimidazioni subite dall’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Fuda l’ultima la vigilia di Capodanno quando sono stati dati alle fiamme due camion della raccolta dei rifiuti. All’assemblea hanno risposto in massa cittadini e dei sindaci del territorio che, insieme con i vertici della Regione, hanno testimoniato la loro vicinanza a primo cittadino e all’interà comunità. Sul palco presente anche Arturo Bova, presidente della commissione antimafia regionale, il quale ha alzato un duro monito: “Dobbiamo smettere di fare passerelle, occorrono fatti concreti. È come dover combattere contro l’Isis, questo della ‘ndrangheta è un problema mondiale” ha riferito. Solidarietà concreta è stata espressa anche dai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione di Gioiosa Jonica, dalle associazioni della Consulta e dagli amministratori dell’Unione dei Comuni della Vallata del Torbido. A prendere la parola sono stati anche Mario Congiusta ed il presidente di Locride Ambiente, Giovanni Gerace. Stracolmo l’auditorium comunale, dove si sono susseguiti gli interventi dei partecipanti e dove il sindaco Fuda ha ripercorso i tratti salienti della sua gestione. Da più parti è arrivato sostegno e vicinanza. Una solidarietà di fatti e non di parata come hanno testimoniato i rappresentanti istituzionali. Presto a Gioiosa Jonica arriveranno due nuovi compattatori e da quanto ha annunciato il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa  arriveranno anche le risorse per mettere in piedi una robusta campagna di informazione sulla raccolta differenziata. Per Sebi Romeo quello che sta succedendo a Gioiosa è “una strategia contro Fuda, perché evidentemente ha avuto il coraggio di portare avanti una scelta coraggiosa, quella di internalizzare il servizio dei rifiuti” toccando interessi che facevano gola a molti. Secca la condanna del governatore Mario Oliverio: ” E’ sbagliato minimizzare, esiste un chiaro filo conduttore tra la sequela di atti intimidatori avvenuti a Gioiosa Jonica. Infine, rivolgendosi agli autori degli atti criminali, Oliverio ha tuonato: ” Sappiate che vi farete del male nel perseverare con azioni del genere, non ci saranno ricatti”.
Ma se è vero che la ndrangheta alza il tiro, è anche vero che la politica a Gioiosa Jonica si sta mostrando altrettanto capace di tirare fuori le unghie rispondendo proprio come ci si aspetta da una società degna di essere definita “civile”.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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