Su intercessione di nostro Signore, il 27 gennaio del 1852 San Rocco ha scelto la bella Gioiosa Ionica ed i suoi gioiosani per manifestare la sua benevola e prodigiosa protezione.
San Rocco uno dei modelli più venerati della Cristianità è il Santo che accomuna gente del nord e del sud, dalla Francia alla Sicilia.
L’essere stato, il suo corpo, meta di pellegrinaggi che hanno attraversato l’Europa porta con sé un messaggio di cammino come conversione, come incontro di popoli e culture, come pratica dell’ospitalità. Non per niente, nel nome di San Rocco sono nati ospizi e ospedali per l’accoglienza, la cura e il sostegno dei pellegrini e dei bisognosi in genere. La figura di San Rocco ( un Santo laico) da tutti conosciuto e ammirato, ma per quanto possibile dovrebbe anche essere imitato per l’edificazione di tutti.

Ogni città ha i suoi Santi Protettori che vengono prescelti per valide ragioni di fede ,o perché nati nella loro terra,o miracolate dal loro intervento.
La festa di gennaio per tutti i “Gioiosani” è un momento di raccoglimento e di intensa preghiera, in segno di gratitudine e di ringraziamento per il prodigioso intervento di San Rocco, avvenuto su intercessione di nostro Signore.

Ricordo del miracolo:
…” A causa di continue scosse sismiche e di una persistente siccità, nel mese di gennaio del 1852 la popolazione di Gioiosa Ionica e quella dei paese della vallata del Torbido, si sono venuti a trovare in una particolare situazione di disagio.
In questa circostanza tutti i fedeli con viva fede hanno chiesto aiuto a San Rocco rivolgendo una costante e profonda preghiera a Lui affinché intercedesse presso la misericordia di Dio.
L’evento risolutivo non si fece attendere e, poco dopo mezzogiorno del 27 gennaio del 1852, la statua del nostro amato e venerato Santo esposta in Chiesa davanti ai fedeli in preghiera, ha iniziato ad emanare un profuso sudore. La miracolosa notizia si è diffusa rapidamente e tutta la gente si è riversata in Chiesa per ammirare, ringraziare il Santo per la sua intercessione e protezione ed anche per asciugare con fazzoletti e batuffoli di cotone il sudore che colava dalla venerata statua di San Rocco. Il prodigioso miracolo della sudorazione della Statua di San Rocco durò per circa due ore e mezza senza interruzione e, nel momento in cui si manifestava questo prodigio, le scosse di terremoto a Gioiosa Ionica cessarono mentre le stesse continuavano frequenti e minacciose nei paesi della provincia reggina e allo stesso tempo una fitta pioggia, da tanto tempo invocata, scese sulla nostra cittadina innaffiando i terreni da molti mesi aridi.

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