Messo sul capo, ogni carico risultava essere più leggero: infatti, ciò che è posto sulla testa “pesa meno” e fa risparmiare energia.

…”In un passato antico che non si dimentica le donne calabresi portavano sul capo con abilità, eleganza e compostezza pesi vari. Camminava quasi sempre con entrambe le braccia penzoloni e l’immancabile cassetta di legno, la cesta colma d’ogni cosa o la tradizionale “bumbula” o cortara (recipienti di terracotta dove si manteneva l’acqua) sul capo. Da notare che tra la testa e l’attrezzo veniva posta la Curuna (straccio arrotondato) per attenuare l’impatto sul cranio del peso che a volte era di decine di kili.

Si muoveva con andatura sicura e la “cofana” – la legna o la “cortara” immobile sulla testa come se vi fosse fissata, sempre con la postura eretta. Era una sentimentale immagine non ricorrente che esprimeva tutta la compostezza popolana”.

 

foto pagina fb GIOIOSA JONICA (RC)