7 Ottobre: giorno dedicato alla B.V. Maria del Rosario.
Ore 08,00 Solenne esposizione del SS. Sacramento per tutto il giorno;
Ore 17,30 Santo Rosario.
Ore 18,00 Reposizione del SS. Sacramento ed a seguire solenne Celebrazione Eucaristica.
Antica orazione popolare dialettale:
E ca’ inta a sta cappella
c´è Maria che è tantu bella,
ca’ liggia e ca scrivia
e lu Bambinu brazzi tinia.
All’una di le stelle,
scioglitilli sti biondi capelli,
ca su fatti anelli anelli.
O Maria di lu Rosario,
lu Vostru manto è necessario.
Vui a mia m’aviti ad iutari,
da sti guai m’aviti a cacciari.
“A FADDA “
Un tempo tantissime donne recitavano una particolare corona, in dialetto nota col nome di “fadda”. È una pratica devozionale importante per lo sforzo e la costanza richiesta.
Il termine fadda sembra essere connesso a faddàli (grembiule), termine a sua volta riconducibile alle due lingue romanze che hanno influenzato pesantemente il nostro dialetto: lo spagnolo fardo e il francese fardeau (lett. “fardello). L’etimologia del termine sembra comunque da riferire al termine del tedesco antico farawjan, “colore”, termine che per estensione è passato ad indicare un orlo o una striscia di tessuto.
E proprio così può definirsi la fadda: una lunga striscia di filo di cotone puro intrecciato, sui quali il fedele era chiamato a intrecciare un nodo recitando un’Ave Maria al giorno. Alla fine, la fadda appariva come una normale corona del rosario, soltanto molto più lunga!
Completata la fadda, le 365 Ave Maria dovevano essere recitate tutte in una volta, mettendosi in preghiera per qualche ora dinnanzi alla statua della Madonna. La fadda andava conservata con grandissima cura: dopo la recita, veniva gelosamente riposta in un pezzo di stoffa. Era così preziosa che non andava assolutamente distrutta, ma accompagnava la fedele nella tomba.
PAGINA FB GIOIOSA JONICA (RC)