Siamo tutti chiamati a rendere la nostra buona testimonianza e siamo invitati a farlo con le parole ma, anche e soprattutto, con i gesti e lo stile della vita di san Rocco che – con la sua esistenza movimentata, generosa ed eroica fino al dono totale di sé – risponde alla logica di una vita sempre in cammino, tutta “spesa” per l’altro e per gli altri, pienamente offerta al Signore.
E la risposta è nel Vangelo, quel Vangelo che San Rocco fece proprio e su cui plasmò la propria vita: «È la risposta alle scelte fondamentali del nostro santo: il pellegrinaggio come dimensione continuativa del vivere, una carità senza limiti e senza calcoli che lo porterà a chinarsi, anche a prezzo della vita, su quanti – evitati da tutti – recavano nel loro corpo i segni del morbo, allora invincibile, della peste, la ricerca di Dio e delle “cose di lassù” prima di tutto per amare quel Dio che non si vede a partire dai fratelli che s’incontrano ogni giorno, soprattutto se sono in difficoltà e nel bisogno».
L’esemplarità, cui rifarsi, e la protezione per chi lo invoca: due ottime ragioni per ricordare San Rocco, conoscerlo e meditare su di lui. Chiediamo alla sua intercessione la grazia di seguirlo lungo questo cammino, di percorrere nella nostra città sentieri di carità e misericordia, di giustizia e di pace ed essere cristiani più coraggiosi, non dimentichi della fede e della speranza che ci hanno segnati fin dal battesimo, di recare sollievo e aiuto a chi è più in difficoltà e per le tante sofferenze che la vita può presentare. Ci conceda di “progredire sulla via della carità per possedere l’eredità eterna” e di imitarlo nel suo amore e nel suo peregrinare verso Dio e verso le sorelle e i fratelli più nel bisogno o dimenticati e abbandonati.
San Rocco, sia un mezzo per poter comunicare tra il cielo e la terra, e provare ad assaporare le bellezze che il Signore può compiere in ognuno di noi.
W SAN ROCCO!
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