Dopo l’inconcepibile sospensione, notizie positive per il ripristino della borsa di studio allo studente Andrea Macrì,figlio di emigranti di Gioiosa Jonica (RC) rimasto gravemente ferito nel 2008 a Rivoli per il crollo del controsoffitto della IV D del liceo Darwin. Il compagno di banco Vito Scafidi, di 17 anni, morì schiacciato da un tubo di ghisa. Oggi Andrea ,accompagnato dal padre, è stato ricevuto a Roma dal Sottosegretario alla Pubblica Istruzione Davide Faraone. ”L’incontro è andato bene”,ci dice molto risollevato dopo l’amarezza per l’ingiustizia subita. Aggiunge che ”il sottosegretario Faraone ha voluto avere la ‘mia versione dei fatti’ e si è dimostrato disponibile a risolvere l’inconveniente”. I segnali appaiono buoni. Andrea ha avuto infatti l’assicurazione che “cercheranno di trovare un modo per far ripartire la borsa di studio da dove è stata interrotta”. E inoltre “cercheranno di venire incontro anche ai miei impegni sportivi”. Conclude speranzoso :” E’ stato un incontro molto veloce quindi più di questo non so che dirti: aspetterò loro notizie ora!”
Attesa paziente. Come è nel carattere di Andrea, che con grande dignità ha chiesto il rispetto degli impegni. “ Prima di far scoppiare il caso ho atteso invano un anno.Sono un giovane molto orgoglioso. L’orgoglio delle forti radici calabresi. Non sono abituato a chiedere elemosine in giro, a nessuno”. Ora aspetta che le buone intenzioni vengano confermati dai fatti.Andrea ha avuto in ogni caso assicurazioni molto importanti. Che fanno ben sperare nella rapida soluzione. Un lieto fine auspicato da tutti. Significativa anche la sottolineatura che verrà tenuto conto dei suoi impegni sportivi. Impegni che gli avevano fatto rallentare il cammino universitario e che hanno provocato l’assurda decisione dei burocrati ministeriali. Burocrazia senza memoria. Burocrazia senza cuore.Assurdo che non abbiano tenuto conto del dramma di Andrea e della sua grande forza di rinascita.Una nuova vita grazie allo sport. Ricordiamo che Andrea per diversi mesi in coma, dopo un lungo e coraggioso percorso di riabilitazione, ha avuto la forza di rinascere con lo sport: la scherma e l’hockey su ghiaccio,con l’aiuto di stampelle e tutore.
Dalla sedia a rotelle a grandi risultati. Protagonista nelle competizioni mondiali, come le Paraolimpiadi di Londra. Ha onorato l’Italia con la maglia azzurra ed ha onorato la squadra per la quale gareggia, quella della Polizia di Stato. Per gli impegni sportivi ha un po’ trascurato l’università, ma non l’ha abbandonata, mai. Ha solo rallentato. Ma lo Stato – lo ripetiamo – si è dimostrato senza memoria. E la burocrazia non sa cosa sia la riconoscenza. E così – senza nessuna spiegazione – lo scorso anno gli è stata sospesa la borsa di studio che gli era stata concessa dalla Gelmini dopo il crollo, per consentirgli di raggiungere l’obiettivo della laurea. Andrea ha continuato a gareggiare e vincere per l’Italia. Orgoglioso della maglia azzurra!

La vicenda ha avuto un notevole risalto mediatico.
Andrea si è detto commosso per tanta solidarietà. “In questi giorni ho ricevuto tantissime telefonate. Da ogni parte d’Italia. Dico grazie a tutti e intanto continuo con serietà ad onorare gli impegni”. E infatti Andrea continua a mietere successi e a collezionare medaglie. Nel campionato italiano di scherma, che si è appena concluso a Torino, ha ottenuto 4 medaglie: due d’argento nelle prove individuali e 2 d’oro in quelle a squadre. Un bel risultato. “Sono contento”, dice con orgoglio.L’orgoglio della gente di Calabria che non si piega alle avversità ed alle ingiustizie e che reagisce e vince con la dignità e l’intelligenza!

Domenico Logozzo

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Photo: Augusto Bizzi