Dopo una lunga cavalcata, partita il 16 agosto e culminata ieri, durante la quale si sono susseguite diverse manifestazioni ed eventi in un continuo crescendo, il fatidico “lunedì dopo San Rocco” è arrivato e, come di consueto, ha avvolto Gioiosa in un dolce torpore che rende questa giornata particolare. Cala l’adrenalina, la fatica si sente sulle gambe, il tempo si dilata.
Voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato per la festa e nella festa: i parroci, i membri del Comitato, i suonatori di tamburi e i portatori, i nostri commercianti e i fieristi che hanno animato le vie del paese.
Grazie alle forze dell’ordine per il lavoro svolto.
Grazie alle associazioni di volontariato e alla Confraternita Misericordia di Gioiosa Ionica.
Grazie a coloro i quali si sono occupati della comunicazione e nello specifico a Luciano Linares e Vincenzo Logozzo.
E un grazie particolare all’Amministrazione comunale complessivamente intesa: gli assessori, i consiglieri, il personale della polizia locale con il Comandante Pasquale Agostino, i dipendenti degli uffici amministrativi e dell’ufficio tecnico e le maestranze dei servizi esterni, che tengono insieme l’ossatura e la nervatura di questo grande evento dal punto di vista organizzativo.
È stata una bella festa! La festa di San Rocco è un’impresa collettiva dove tutti sono protagonisti e tutti partecipano. Questa dimensione “orizzontale” rende l’evento unico e permette alla comunità di ritrovarsi, affidandosi al Santo Patrono con la preghiera e le manifestazioni di pietà popolare, di identificarsi, di lavorare e di organizzarsi insieme per accogliere migliaia di fedeli e di visitatori.
Tuttavia la gioia della festa, che è ripresa dopo due anni di fermo, non può non mischiarsi all’apprensione per la sorte del giovane lavoratore vittima dell’incidente accaduto la notte di sabato in una delle attrazioni del Luna Park, allestito come sempre per l’occasione, nella speranza che le sue condizioni possano migliorare.
La festa di quest’anno per me ha avuto un valore particolare: è il decimo anno che ho l’onore di vivere da Sindaco la festa di San Rocco. Dieci anni in cui ho avuto l’opportunità di conoscere da dentro la complessità della festa. Insieme all’Amministrazione in questo decennio abbiamo fatto scelte e ci siamo assunti responsabilità che ritengo abbiano dato un contributo alla crescita di questo evento. Certo serve ancora migliorare e innovare, ma alcune cose che oggi si danno per scontate qualche anno fa non lo erano affatto.