A Gioiosa Ionica, si pratica, con molto entusiasmo e vivacità, il BALLO popolare in onore di SAN ROCCO sin dal 1746, quando la devozione del Santo si accrebbe e la festa venne celebrata più solennemente.
Il ballo votivo di San Rocco è stato quasi sempre considerato come una autentica manifestazione di fede e di devozione popolare.
Remo Placanica su Antiche caratteristiche Calabresi, in “Calabria Letteraria”, a. XIII, n.11 novembre-dicembre 1964 a pagina 12 scrive:
…”I pellegrini che ballano sono in testa alla lunga processione . Essi sciolgono in questo modo il voto, secondo un’antica tradizione. Il ballo viene eseguito con un moto rotatorio del corpo, che fa stancare e sudare, specialmente quando il sole di agosto sferza senza indulgenza. Il volto madido di sudore e i capelli scomposti, sono i segni evidenti del sacrificio cui si sottopongono coloro che ballano. Anche sulle terrazze delle case, sui balconi e nelle stanze vi è della gente che balla: il voto deve compiersi e chi non può farlo in pubblico lo soddisfa in casa, seguendo il suono dei tamburi. Il Santo dopo parecchie ore, viene riportato nel Santuario. I “ballerini” sono sfiniti, ma sono pieni di gioia e, prima di allontanarsi per far ritorno alle loro case, pregano il Santo protettore degli appestati perché conceda loro la grazia di rinnovare il voto il prossimo anno. Infine, levando in alto le braccia, lanciano con voce ormai diventata rauca, un ultimo grido di << VIVA S. ROCCO >>”.
FONTE E FOTO GIOIOSA JONICA (RC) PAGINA FB