Quando muore un artigiano, muore un pezzo di “Sapere” e “Cultura”.

Gioiosa ha perso il maestro Giuseppe Rigitano, l’uomo del ferro battuto, fabbro e artista. Un pezzo di storia dell’arte e dell’artigianato gioiosano che se ne va.

Un lavoro da sempre associato a forza e resistenza fisica ma allo stesso tempo capace di dare vita a forme di straordinaria grazia e bellezza.

Il maestro Rigitano, osservava attentamente la natura, e di quanto vedeva faceva assumere al ferro, le forme desiderate: fiori, frutti, rami, foglie, lavori incredibili … un vero mago del ferro!

Il maestro Giuseppe Rigitano, ormai da molti anni in pensione, ma vivace come sempre, trascorreva molte ore nella sua vecchia bottega ed aveva ancora una piccola esposizione di alcuni dei suoi lavori più interessanti e dai quali non intendeva separarsi. La sua bottega era un luogo magico con la luce soffusa e l’odore di ferro e vernice, le pareti colme di oggetti, dal soffitto diversi lampadari e poi serrature, disegni, calchi, vecchie fotografie e ricordi: “Per me questo luogo ha sempre avuto un grande fascino e quando venivo a trovarlo, ero letteralmente rapito da tutto quello che vedevo.

Purtroppo, tutto questo appartiene ormai al passato. Tradizioni di vita ancestrali che sono state cancellate lentamente nel corso degli anni. I prodotti dei nostri abili artigiani sono stati inesorabilmente sostituiti da quelli della produzione industriale di massa, a buon mercato.

Nel ricordare, con questo post, il caro maestro Giuseppe Rigitano, in questa triste circostanza esprimiamo vicinanza e profondo cordoglio a tutta la sua famiglia.

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