R. e P.
Gioiosa Bene Comune
Gruppo Consiliare – Comune di Gioiosa Ionica
La politica è una cosa seria!
STORIA DI UNA VERGOGNOSA STRUMENTALIZZAZIONE
Incredulità, amarezza e sdegno. Questi i sentimenti che, come componenti del gruppo “Gioiosa Bene Comune”, ci sentiamo di esprimere a caldo dopo aver assistito a quanto avvenuto durante il Consiglio comunale del 30 ottobre, concordato con la minoranza e convocato con un solo punto all’ordine del giorno: “Atti delittuosi in danno della famiglia Greco. Discussione e determinazioni”.
Il comportamento del gruppo di minoranza, che dopo aver dato lettura di un documento a firma del capogruppo Greco (il quale ha ritenuto superflua la sua presenza) ha abbandonato l’aula consiliare, rappresenta un vero e proprio vulnus istituzionale.
Sia chiaro, non sono in discussione gli strumenti della minoranza finalizzati alla contrapposizione politica ivi compreso l’abbandono di un’aula consiliare; quello che ci sembra assolutamente fuori luogo e pretestuoso è il loro utilizzo su questioni che, al contrario, meriterebbero di essere affrontate con ben altro stile.
Pensavamo che nella seduta consiliare precedente si fossero chiarite le motivazioni per le quali l’Amministrazione comunale non è intervenuta nell’immediatezza dell’evento delittuoso.
La vicenda, come abbiamo avuto già modo di spiegare, ha assunto toni che hanno dell’inverosimile. Nessuno dei consiglieri di minoranza, compreso il Consigliere Domenico Saverino che ha posto per la prima volta la questione nella seduta consiliare dell’otto ottobre scorso, ha manifestato pubblicamente, fino alla sera di quel Consiglio, solidarietà ai familiari del consigliere Greco per quanto accaduto alle loro autovetture. Nell’immediato, lo stesso consigliere interessato non aveva confermato l’origine dolosa del fatto e, in effetti, non vi sono state prese di posizione pubbliche. Sulla vicenda è stato tenuto un riserbo assoluto per motivi che ancora oggi disconosciamo, per cui anche l’Amministrazione ha ritenuto doveroso rispettare tale riserbo. Nessuna forza politica, nessuna associazione, nessun componente della società civile ha ritenuto opportuno esprimersi pubblicamente, a dimostrazione del fatto che nessuno aveva certezza sulla natura dolosa dell’incendio. Lo stesso Partito Democratico, alleato e rappresentato in Consiglio dal gruppo “Cambiamo Gioiosa”, ha manifestato pubblicamente la solidarietà per i fatti accaduti soltanto successivamente al Consiglio stesso.
Quando il gruppo di minoranza ha accusato l’Amministrazione di inquietante silenzio, in verità stava accusando se stesso e le forze politiche che lo compongono: in una normale dinamica democratica gli stessi Consiglieri avrebbero dovuto informare della circostanza l’Amministrazione, al fine di intraprendere le iniziative utili e necessarie per costruire un fronte unitario largo e ampio, capace di porre un argine al linguaggio della violenza ancora in uso in questa terra e al quale non bisogna mai abituarsi: ricoprire ruoli di rappresentanza politica è una cosa seria, non è un gioco e soprattutto non si specula e non si tenta maldestramente di costruire “tranelli politici” su fatti e circostanze così delicati.
Il Consiglio comunale di oggi doveva servire, così come espresso nel documento finale del Consiglio predisposto purtroppo dalla sola maggioranza, a costruire UNITA’. La storia della nostra comunità è stata sempre contraddistinta da atteggiamenti di questo tipo: confronto anche aspro sulle questioni politiche ed amministrative; unità e condivisione per costruire un fronte comune rispetto a fenomeni delittuosi e di criminalità, in un territorio comunque difficile. Il gruppo consiliare “Cambiamo Gioiosa” si è assunto la responsabilità di spezzare questa consuetudine istituzionale per un infantile calcolo politico. Un tentativo di strumentalizzazione contro la maggioranza già avvenuto nel precedente consiglio e che oggi ha trovato ulteriore conferma nel momento stesso in cui i consiglieri di minoranza si sono sottratti alla discussione.
La storia politico-amministrativa di Gioiosa Ionica, le battaglie di “resistenza” contro ogni forma di criminalità realizzate in più occasioni, l’impegno civile di donne e uomini di questa nostra comunità, sono ben altra cosa rispetto al pressappochismo e all’improvvisazione sensazionalistica a cui ci sta abituando la minoranza consiliare, con questo continuo sottrarsi al confronto nel merito delle questioni. Un comportamento che riteniamo sia poco istituzionale e irrispettoso dei tanti cittadini che, sia pur in posizione di minoranza, il gruppo “Cambiamo Gioiosa” dovrebbe rappresentare.
Quali obiettivi si intendono raggiungere con tale tipo di comportamento?
Quale progetto politico si intende costruire all’interno della comunità, se poi sistematicamente si sfugge vigliaccamente alla discussione politica su temi cruciali per i cittadini gioiosani (compresi gli aspetti inerenti la sicurezza urbana)?
Dove si vuole arrivare alimentando il venticello della calunnia o, come fatto in questa occasione, accusando l’Amministrazione di scarsa attenzione rispetto a fatti delittuosi come quello che ha colpito la famiglia Greco?
L’utilizzo degli argomenti della mancata specificazione del Consiglio “in forma aperta” e del mancato invito ai familiari del consigliere Greco, appaiono banali pretesti per creare, come direbbero a Napoli, “ammuina”.
Gioiosa e la sua tradizione politica non meritano tutto questo. Gli scranni dell’aula consiliare, da dove oggi si leggono documenti pieni di falsità e insinuazioni e che rivelano un rancore personale che nulla ha a che vedere con la buona politica, hanno ospitato in passato dibattiti e confronti di alto spessore.
Rifiutiamo con forza questo ignobile tentativo che la minoranza sta facendo di strumentalizzare gli accadimenti delittuosi ai danni della famiglia Greco, dipingendo un quadro dai toni grigi e nebulosi dove l’Amministrazione rimarrebbe indifferente o, peggio ancora, sarebbe incapace di esprime e assumere posizioni nette e concrete in merito ai fatti accaduti.
L’Amministrazione Comunale, espressione del movimento “Gioiosa Bene Comune” e composta da donne e uomini di specchiata moralità, in questi anni di impegno politico, con sacrificio e dedizione, senza formalità e parate, ha costruito percorsi reali e concreti che hanno permesso a questa comunità di crescere sul piano della corresponsabilità sociale e civile, lottando senza timori e a viso aperto contro ogni forma di illegalità!
Per tutti questi motivi riteniamo che le farneticazioni allusive contenute nel documento letto in Consiglio dal gruppo “Cambiamo Gioiosa” e successivamente diffuse a mezzo stampa, risultano estranee ad una normale dialettica politica in grado di contribuire allo sviluppo della nostra cittadina.
Gioiosa Ionica, 30 ottobre 2018.
Il Gruppo Consiliare
“Gioiosa Bene Comune”