Deposizione corona di alloro per il 54^ anniversario del deragliamento treno “ Freccia del Sud “
22 Luglio 1970 …per non dimenticare
“Erano all’incirca le ore 17 del 22 Luglio dell’anno 1970 quando, nei pressi della stazione di Gioia Tauro si verificò il tragico deragliamento del treno Freccia del Sud diretto da Palermo a Torino. L’incidente provocò la morte di sei persone ; Rita Cacicia, Rosa Fassari, Andrea Gangemi, Nicoletta Mazzocchio, Letizia Concetta Palumbo e Adriana Maria Vassallo. ed il ferimento di circa altre 70.
Nella prima fase delle indagini, si ritenne che il fatto fosse stato causato dal cedimento strutturale di un carrello del treno; più tardi, alla negligenza del personale che era alla sua guida. Solo molti anni dopo sentenze definitive accerteranno che si era invece trattato di un attentato dinamitardo, compiuto collocando esplosivo sui binari ferroviari e accettando «il rischio del deragliamento e delle sue conseguenze mortali».
Accerteranno anche che il fatto era stato organizzato nell’ambito dei moti verificatisi a Reggio Calabria a causa della designazione di Catanzaro a capoluogo della Regione, e nel corso dei quali elementi della criminalità organizzata collegati a frange dell’estremismo di destra avevano ideato e organizzato azioni dirette a colpire le vie di comunicazione e gli elettrodotti, realizzando oltre quaranta attentati a tralicci, rotaie e stazioni ferroviarie. Due di questi attentati interessarono anche la linea ferroviaria Gioia Tauro-Villa San Giovanni, appena qualche mese dopo la strage sulla Freccia del Sud.
Anche per ragioni strettamente procedurali o per la morte di alcuni imputati, i processi celebrati in relazione all’attentato del 22 luglio 1970 non hanno condotto alla condanna degli esecutori materiali e dei presunti mandanti” .
Comune di Gioia Tauro fb

COMUNICATO STAMPA

STRAGE DI GIOIA TAURO

ANPI, CGIL E FILT AREA METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA IN PRIMA LINEA PER PRESERVARNE IL RICORDO E LA VERITà STORICA

 

Gioia Tauro, 22 luglio 2024

Anpi Area Metropolitana RC, CGIL e FILT CGIL Area Metropolitana RC hanno commemorato, presso la Stazione di Gioia Tauro, le vittime dell’omonima Strage avvenuta il 22 luglio del  1970, che provocò 6 morti e oltre 70 feriti tra i passeggeri del treno Palermo-Torino.

L’episodio, che all’inizio era stato considerato una mera fatalità, e che ancora oggi qualcuno vuole far passare come “terribile incidente”, in realtà è consistito in un attentato  terroristico di matrice eversiva di estrema destra, organizzato nel quadro della Strategia della  tensione, come hanno accertato ormai da diversi anni le indagini svolte dalla Procura di  Palmi e dalla Corte di Assise di Reggio Calabria. Queste ultime hanno messo in luce i rapporti all’epoca instaurati tra fasce più estreme della destra eversiva reggina, impegnata nella lotta  del “boia chi molla” per Reggio Capoluogo, e la Masso-‘Ndrangheta della provincia di Reggio.

Non si può non sottolineare che anche successivamente alla strage del 22 luglio, precisamente  nel mese di settembre 1970, altri attentati dinamitardi sono avvenuti sulla tratta ferroviaria

Reggio – Gioia Tauro -Rosarno.

L’iniziativa è consistita nella ricostruzione, da parte di esponenti ANPI Area Metropolitana, dei fatti giudiziari e delle responsabilità politiche che hanno portato alla realizzazione dell’attentato terroristico. A seguire si è svolto un intervento con due testimoni diretti, tra i primi soccorritori dei feriti; in conclusione, si sono ricordati i nomi delle sei vittime ed è stata deposta una corona di fiori davanti alla targa in marmo che ricorda l’episodio, situata nella banchina del primo binario della Stazione.

L’ANPI Area Metropolitana e la CGIL Area Metropolitana ribadiscono il loro impegno presente e futuro affinché episodi simili non abbiano più spazio nel nostro territorio e affinché siano preservati il ricordo e la verità storica e giudiziaria di quanto avvenuto. Per questo motivo l’ANPI provinciale, nei prossimi mesi, si renderà promotrice di una iniziativa tesa ad approfondire i fatti del luglio 1970 e la loro collocazione nella strategia stragistica della destra eversiva e dei servizi segreti deviati che dal, 1969 data della strage di Piazza Fontana, al 1980, data della strage alla Stazione di Bologna, provocarono in Italia 135 morti e più di 800 feriti.