Seicento esercizi commerciali controllati; oltre 3300 i soggetti identificati, 40 i sequestri di apparecchiature illegali tra totem, personal computer, Awp e Vlt; 66 le denunce in stato di libertà connesse all’esercizio abusivo del gioco e delle scommesse ed oltre 215 violazioni amministrative sanzionate, per un importo superiore ai 600 mila euro.

Sono questi i numeri, importanti, di una vasta operazione scattata in tutta Italia e con cui la Polizia sta dando un colpo al settore del gioco ed alle scommesse illegali.

I controlli sono partiti già dallo scorso mese di dicembre su tutto il territorio nazionale e si sono conclusi nella serata di ieri e non hanno risparmiato anche la nostra regione, in particolare il reggino dove, nella sola città metropolitana, sotto la lente degli investigatori sono finiti una ventina di esercizi commerciali.

Quanto al resto d’Italia, altri risultati di rilievo nelle città di Prato, in Toscana, dove è stata individuata e si è fatta irruzione in una bisca clandestina gestita e frequentata da cinese, con la denuncia di ben 38 persone (9 delle quali irregolari in Italia) ed sequestro di attrezzatura di gioco e di denaro contante per un ammontare di oltre 110 mila euro.

A Caltanissetta, in Sicilia, i controlli “a tappeto” hanno invece consentito di individuare anche un vero e proprio laboratorio clandestino per la fabbricazione di armi, con tutta l’attrezzatura necessaria per la costruzione di armi corte (un innescatore manuale, una pressa per ricarica munizionamento, un set ricarica per cartucce, 93 inneschi, una lima da 17 cm, due attenuatori di rumori costruiti artigianalmente) oltre che di un modello artigianale di pistola e svariato munizionamento di diverso calibro. Arrestato il titolare del sito.

Una serie di violazioni in materia di prevenzione e per la sicurezza dei luoghi di lavoro hanno comportato la momentanea chiusura di un’agenzia di scommesse in provincia di Varese. Stesse violazioni riscontrate anche in provincia di Pesaro-Urbino, dove i controlli hanno peraltro fatto emergere l’uso illegale e promiscuo di alcuni circoli privati adibiti a sale gioco.

In questo ambito, il massiccio dispositivo di controllo ha visto l’impiego degli “specialisti” formati nei corsi di qualificazione per la “polizia dei giochi e delle scommesse” organizzati dalla Direzione Centrale Anticrimine, mettendo in campo la professionalità degli operatori scesi in campo nelle agenzie di scommesse, nei negozi di gioco e nei corner distribuiti in tutte le province italiane.

Il monitoraggio, peraltro, ha consentito di attualizzare una costante mappatura delle frequentazioni dei luoghi pubblici e degli esercizi di gioco oltre che delle connesse interessenze economiche, così da evidenziare possibili rischi di infiltrazione della criminalità mafiosa, anche straniera, nel settore del gioco, talvolta attuata con sofisticate tecniche di riciclaggio e reimpiego dei beni di provenienza illecita.

All’operazione – coordinata dal Nucleo Centrale della Polizia dei Giochi e delle Scommesse del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato – hanno preso parte gli investigatori delle Squadre Mobili, coadiuvati dal personale delle Divisioni Pasi delle Questure e dei Reparti Prevenzione Crimine, valorizzando l’ormai collaudata sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli così da ottimizzare la capacità di contrasto alle forme più evolute di illegalità nel settore.