Il giudice per le udienze preliminari di Catanzaro ha rinviato a giudizio tutti i 29 indagati coinvolti nell’inchiesta “Gettonopoli” – su presunti illeciti nella percezione dei gettoni di presenza nelle commissioni consiliari e sulle presunte assunzioni fittizie di alcuni consiglieri comunali – che ha coinvolto amministratori, ex amministratori del Comune di Catanzaro ed imprenditori. Tra i rinviati a giudizio c’è anche l’attuale presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che all’epoca dell’apertura dell’inchiesta ricopriva la carica di consigliere comunale. Le accuse sono di falso e truffa. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 16 maggio 2023 al Tribunale monocratico di Catanzaro.

Immediata la risposta del legale di Mancuso, l’avvocato Francesco Iacopino, che in una nota stampa chiarisce come “al dottor Filippo Mancuso non è contestato alcun delitto di falso, dal momento che tale originaria ipotesi investigativa è stata ritenuta inconsistente dallo stesso Pm, già in fase di indagini, tanto da essere stata accantonata dallo stesso Ufficio di Procura. Il cuore dell’accusa riguarda esclusivamente una ipotesi di truffa (per poche centinaia di euro) legata alla diversa lettura del dato relativo alla partecipazione alle Commissioni consiliari”.

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